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Nel centrodestra verso l’accordo nazionale: il Lazio a Fratelli d’Italia. Si scalda Lollobrigida. Nel pontino gli uomini della Meloni pronti a spodestare  Fazzone

Marco Battistini
La sensazione sempre maggiore che si respira nelle segreterie regionali dei partiti è che il Pd sia in smobilitazione. L’ottimismo della scorsa primavera ha lasciato spazio al pessimismo cosmico di questi giorni.
Agosto 11, 2022
Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida

Fratelli d’Italia a vele spiegate verso la conquista del Lazio. Da una parte i sondaggi evidenziano come nella nostra regione il consenso del partito della Meloni sia assolutamente maggioritario nell’ambito del centrodestra, dall’altra c’è ora la prospettiva di un accordo sul piano nazionale destinato a produrre effetti importanti in ambito locale.

FI E LEGA PUNTANO SU SICILIA E LOMBARDIA

Si va infatti delineando un’intesa che chiuderebbe il cerchio delle regionali per la coalizione di centrodestra. In particolare appare sempre più realistica l’ipotesi di uno “scambio” Forza Italia-Lega su Sicilia e Lombardia. La trattativa per scegliere il candidato da schierare nell’isola alle elezioni che dopo le dimissioni anticipate dell’uscente Nello Musumeci si terranno il 25 settembre si intreccia infatti con quella per le Regionali che la prossima primavera decideranno il nome del successore di Attilio Fontana.
L’isola alla Lega e il Pirellone agli azzurri. Ma è possibile anche il contrario. Ad ogni modo sulla base di questo schema Fdi si “consolerebbe” con il candidato governatore nel Lazio. Secondo i rumors l’accordo di coalizione, raggiunto ieri, prevederebbe che il numero 2 di Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida, tenti di conquistare la presidenza del Lazio. I giochi sul candidato presidente si faranno con ogni probabilità solo dopo il voto del 25 settembre. Troppo alta l’attenzione sul voto politico imminente. E Francesco Lollobrigida in particolare, può puntare su un posto nel governo Meloni.

PD ROMANO NEL CAOS, BIG IN FUGA DALLA REGIONE

La sensazione sempre maggiore che si respira nelle segreterie regionali dei partiti è che il Pd sia in smobilitazione. L’ottimismo della scorsa primavera ha lasciato spazio al pessimismo cosmico di questi giorni. La paura tra i dem è che una volta ‘saltato’ il campo largo, anche per la Regione ci sia poco da fare.
Anche per questo si spiega la fuga di massa che si va registrando in questi giorni, di ‘big’ regionali verso un posto ‘sicuro’ (si fa per dire) in Parlamento.
Il governatore uscente del Lazio, Nicola Zingaretti, il senatore e segretario del Pd Lazio Bruno Astorre e il già parlamentare Claudio Mancini sarebbero gli unici certi per il plurinominale. A caccia di un seggio ci sono l’assessore a urbanistica e rifiuti in regione Massimiliano Valeriani, il presidente del consiglio regionale Marco Vincenzi, le consigliere regionali Marta Leonori e Michela Di Biase. Quest’ultima sarebbe quella con maggiori possibilità di successo.
Più di una voce, tornando agli uomini, va considerata quella che tira in ballo Enrico Gasbarra per il Senato. L’ex presidente della provincia di Roma, ex vicesindaco, europarlamentare e deputato era stato accostato anche per la corsa in regione. Più complicato sarebbe il percorso di Alessio D’Amato, che peraltro non è neanche un esponente del Pd.

NEL PONTINO PRONTA LA SCALATA DI FRATELLI D’ITALIA

Appare evidente che al momento la candidatura a governatore di Daniele Leodori possa essere considerata la più probabile. Solo l’attuale vice di Zingaretti potrebbe avere qualche chance di ricomporre il mosaico del campo largo. Ma il dopo 25 settembre potrebbe spazzare via ogni pseudo-certezza. Nel centrodestra lo scenario più probabile è quello che porterà ad un rafforzamento ulteriore di Fratelli d’Italia, il partito che potrebbe vincere le elezioni legislative e che sta dominando la scena anche in chiave regionale. Facile pensare a spostamenti strategici verso il partito della Meloni. In provincia di Latina si prevedono movimenti tellurici importanti già a partire dal mese di settembre. Il partito di Giorgia Meloni appare in procinto di raccogliere l’enorme malcontento scaturito da una crisi economica che appare irreversibile. Pandemia e guerra ucraina stanno pesando fortemente sulle difficoltà già croniche delle aziende pontine. Ed oggi il mondo produttivo è deluso da due partiti come FI e Lega, sostanzialmente appiattiti sulle posizioni di un governo caduto anche a causa delle enormi contraddizioni presenti all’interno della maggioranza. In chiave prettamente politica l’obiettivo posto da FdI in provincia di Latina è diventare ufficialmente la prima forza politica in tutto il territorio pontino. FdI è destinato a fare la parte del leone e l’obiettivo di fondo è la conquista di una leadership a livello provinciale, ad oggi occupata sostanzialmente da Claudio Fazzone e Forza Italia. All’interno del centrodestra sarà quella la vera partita in ballo.

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