informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Lega, battaglia per la segreteria: Adinolfi e Carnevale in corsa. Forza Italia, tutti appesi a Fazzone

Marco Battistini
Durigon ha annunciato che entro la fine dell’anno, probabilmente già a novembre verrà svolto il Congresso Provinciale della Lega di Latina, con l’elezione del Segretario, ponendo così fine alla fase commissariale.
Ottobre 18, 2022
Matteo Adinolfi inaugura il point elettorale

“La forza della Lega è il territorio”, ha più volte ripetuto il neo senatore di Latina e due volte sottosegretario Durigon durante la campagna elettorale. 
Il rapporto con Salvini è solido. Il senatore di Latina fa parte dell’inner circle, ovvero figure di primo piano che hanno stretto legami durante le vacanze a Sabaudia e Ponza. Durigon ha ottenuto un posto blindato per uscire da Montecitorio ed entrare a Palazzo Madama. Ma nel Lazio la Lega è scesa fino al 6,8% e con questi numeri le regionali rischiano di trasformarsi in un clamoroso flop. Di quì la necessità di riorganizzare il partito rapidamente, in vista dell’appuntamento ormai imminente con le elezioni laziali. Latina e Frosinone appaiono forse le vere roccaforti del Carroccio in chiave regionale. 

DURIGON RIORGANIZZA IL CARROCCIO

Il tutto avviene all’indomani di malumori emersi nella “base” nei confronti della gestione regionale del partito colpevole di aver messo all’angolo gran parte dei coordinatori e degli iscritti che con grande impegno avevano costruito quello che fu il movimento Noi con Salvini e che, divenuto successivamente Lega per Salvini premier, aveva portato ad ottimi risultati elettorali fino ad oltre il 30% delle Europee. La protesta, partita dalla provincia di Viterbo, si è allargata a macchia d’olio e a finire sul banco degli imputati è stato il coordinatore regionale del partito Claudio Durigon, che adesso intende rimettere mano ai gruppi dirigenti locali.

D’altronde sta per iniziare una nuova stagione che vedrà la Lega protagonista del governo del Paese e l’obiettivo è quello di creare una filiera che parta dalle amministrazioni locali fino all’esecutivo. Oltre alla Regione Lazio si dovrà tornare al voto in diversi comuni, a partire da Latina, Aprilia e Terracina. Sabato scorso un incontro all’Hotel Europa è servito per fare il punto della situazione e preparare il terreno per le sfide ormai alle porte.

La discussione ha posto in evidenza come la Lega a Latina, e in particolare nel collegio Latina-Frosinone, abbia segnato un dato nettamente più alto rispetto al risultato nazionale. “Quello delle elezioni politiche -è il parere dei dirigenti leghisti pontini- è stato un buon risultato, ma si può e si deve fare ancora di più perché nelle nostre fila vi è una classe dirigente di altissimo profilo e lavoreremo per valorizzare al meglio tutte le competenze offerte da ognuno di noi, mettendole a sistema per il nostro territorio e la provincia di Latina”.

LA LOTTA PER LA SEGRETERIA

Durigon ha annunciato che entro la fine dell’anno, probabilmente già a novembre verrà svolto il Congresso Provinciale della Lega di Latina, con l’elezione del Segretario, ponendo così fine alla fase commissariale e aprendo una nuova stagione di partecipazione e impegno per il partito di Salvini.

In corsa sembrano esserci soprattutto due esponenti. Il primo, favorito d’obbligo, è l’europarlamentare Matteo Adinolfi, appena reduce da una vicenda giudiziaria che lo ha visto uscire totalmente scagionato dalle accuse. Forte di oltre 30.000 preferenze nel 2019, Adinolfi ha saputo comunque mantenere il suo consenso attraverso un rapporto stabile con il territorio, a partire dal sostegno mai fatto mancare al mondo produttivo locale. Sulla carta appare inevitabile che debba essere lui l’uomo chiamato a guidare le scelte del Carroccio soprattutto in vista delle elezioni comunali nei tre centri principali della provincia. Peraltro Adinolfi tornerebbe a rivestire il ruolo che ha già ricoperto in passato, ovvero all’inizio dello sbarco dei salviniani nel territorio pontino.

L’altro possibile candidato alla segreteria sembra essere Massimiliano Carnevale, capogruppo uscente del partito a Latina e soprattutto ‘fedelissimo’ di Claudio Durigon. Quello di Carnevale è inoltre il nome più gettonato per la possibile corsa di un leghista alla guida del capoluogo. In termini di consensi, anche grazie al ticket ormai collaudato con Giovanna Miele, Carnevale disponga di una forza notevole soprattutto nell’area di Latina.

FI, ATTESA PER FAZZONE

Si intensificano le indiscrezioni provenienti dai palazzi della politica romana, secondo cui il senatore Claudio Fazzone starebbe valutando una possibile transumanza verso il gruppo di Renzi. Ipotesi che al momento non sono state smentite e che anzi rischiano di destabilizzare il gruppo dirigente locale, focalizzato sulla lunga campagna politica che culminerà nel 2023 con le  elezioni regionali e comunali. La sensazione di una lenta quanto inesorabile smobilitazione è reale. Forza Italia ha indubbiamente una storia lunga. Quasi 30 anni sulla breccia e da sempre punto di riferimento dei moderati. Il problema vero è semmai quello della prospettiva politica. Oggi gli azzurri sono diventati una forza moderata di medio calibro e sempre meno in grado di incidere sulle sorti del governo che verrà. FI ha ormai da tempo perso il ruolo di fulcro della coalizione, il suo leader pur apprezzato per la sua storia imprenditoriale, è politicamente al tramonto. L’immagine si è deteriorata e quanto avvenuto al Senato pochi giorni fa è l’emblema della sua perdita di potere nello stesso partito. Il futuro di questa ‘creatura’ nata nel 1994 piaccia o no, appare segnato. Allo stato attuale appare difficile pensare che Forza Italia possa sopravvivere a lungo. E’ solo una questione di tempo. 

Il cosiddetto popolo delle partite Iva, il vero bacino di voti della FI venuto alla ribalta dopo la fine della Prima Repubblica guarda oltre. Il termometro è rappresentato dal nord est, dove Fratelli d’Italia ha ‘doppiato’ la Lega e appunto FI. E’ il partito della Meloni il nuovo verso cui stanno guardando i settori produttivi del Paese. Fratelli d’Italia non viene più visto come un brand politico centro-meridionale, ma l’unico soggetto in grado di attrarre consensi da piccoli e medi imprenditori, stanchi di promesse, mancate riforme, inciuci, governi di larghe intese e altre beghe politiche romane. 

Al contrario Forza Italia è diventato il contenitore dove compromessi al ribasso e interessi puramente personalistici hanno preso il sopravvento. Sono in molti a chiedersi se non sia arrivato il momento di archiviare definitivamente una storia gloriosa che adesso rischia di essere offuscata da un ‘triste, solitario y final’.

Maggio 3, 2024

Si sono chiuse con il record di adesioni le iscrizioni per partecipare alla quarta edizione di Open Gate, l’evento con

Maggio 2, 2024

Definita la griglia delle candidature pontine alle elezioni europee. Nicola Procaccini (FdI), Salvatore De Meo (FI), Giovanna Miele e Franco

Aprile 30, 2024

Salvini garantisce che il governo porterà avanti il progetto della Roma-Latina. Nell’intervento in Rai a ‘Porta a porta’ il ministro

Aprile 29, 2024

Un monastero sotto sfratto. Se non cambierà qualcosa i monaci del monastero ortodosso di Campo di Carne, frazione di Aprilia,

Aprile 26, 2024

Si riapre il dibattito sulla Zes e sulla Zls per la provincia di Latina. Dopo Enrico Tiero, promotore di una