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La destra conquista Acqualatina. Per Fazzone e FI una sconfitta storica. Il nuovo ruolo centrale di Aprilia. Principi, Procaccini e Durigon i vincitori

Marco Battistini
Aprile 16, 2024

Un 15 aprile che ha avuto il sapore di un 25 aprile. Crolla dopo oltre un ventennio la ‘fortezza’ di Fazzone. Una sconfitta epocale per la Forza Italia pontina, che perde per la prima volta il controllo di Acqualatina spa, la società mista chiamata a gestire il servizio idrico della provincia di Latina e di alcuni Comuni del frusinate, oltre alle ‘strategiche’ Anzio e Nettuno. Il voto dei sindaci ha sancito il successo dell’asse FdI-Lega. I vincitori sono in assoluto Nicola Procaccini e Claudio Durigon, che hanno dimostrato grande capacità di attrazione nei confronti di sindaci anche esterni alla destra. I tre consiglieri di parte pubblica sono i seguenti: Cinzia Marzoli, Giacinto Giancaspro e Toni De Simone. La prima espressione della Lega, gli altri due di FdI. Cinzia Marzoli, commercialista e amministratore Unico della società Capo d’Anzio dovrebbe assumere la carica di presidente. Giacinto Giancaspro è stato direttore pontino di Poste Italiane ed ex amministratore di Acqualatina, mentre l’avvocato amministrativista Toni De Simone è considerato vicino a Nicola Calandrini, nonchè del consigliere giuridico della sindaca Matilde Celentano, Giacomo Mignano.

Fondamentale è stato il voto dei tre Comuni più grandi, Latina, Aprilia e Terracina a cui si sono aggiunti i sindaci di Prossedi, Rocca Massima, Sezze, Sermoneta, Giuliano di Roma, Roccagorga, Sperlonga, Vallecorsa, Amaseno e Villa Santo Stefano. Sono stati inoltre scelti due membri del Collegio Sindacale, Alessandro Cerilli e Tiziana Nale.

APRILIA DECISIVA, STEFANELLI ‘PROFETICO’

Come previsto il ruolo di Aprilia si è rivelato determinante. Ma contrariamente alle indiscrezioni dei giorni scorsi il sindaco Lanfranco Principi ha optato per l’asse FdI-Lega, rendendo così ancora più solida in questo modo la coalizione che amministra il Comune di Aprilia. Finisce ‘beffato’ il senatore Fazzone, che contava sull’apporto del secondo centro della provincia. Ma ad incidere sull’esito del voto dei sindaci sembra essere stata la delusione di alcune amministrazioni rispetto alla precedente gestione societaria. Basti vedere che a sostenere l’asse FdI-Lega c’erano anche sindaci civici o progressisti come quelli di Sezze, Sermoneta e Roccagorga. Per non parlare di Sperlonga, con Armando Cusani che ha consumato la sua ‘vendetta’ a distanza di diversi anni.
Un campanello d’allarme lo aveva lanciato Gerardo Stefanelli, che proprio nei giorni scorsi aveva chiesto un cambio nella governance. Non nella formula (perchè Stefanelli credeva ancora nell’asse FI-Pd-Civici) ma nei nomi del vecchio Cda che poco lo convincevano. Segnali inequivocabili di un indebolimento del ‘Castello di alleanze’ creato da Fazzone in questi anni. Il risultato di questo voto rischia di avere ripercussioni se non nel breve, sul medio termine, relativamente ad altri fronti caldi della provincia. Per Forza Italia si tratta di uno smacco pesantissimo, difficilmente digeribile. Il timore di prossime ‘fibrillazioni’ relativamente ad alcune amministrazioni comunali viene preso in considerazione anche dal fronte vincente. Magari già dopo le europee. Gli azzurri possono solo parzialmente ‘consolarsi’ con la nomina del loro consigliere capogruppo Vincenzo Mattei alla vice presidenza della Provincia. Ma Stefanelli sa bene che dopo questo voto tutto sarà più complicato. La gestione dell’ente di via Costa non si preannuncia semplice.

FDI ESULTA

Artefice del successo l’europarlamentare Nicola Procaccini. A distanza di 9 anni dal primo atto di sfida a Forza Italia, il colpo è andato a segno. “Auguri di buon lavoro al nuovo consiglio di amministrazione e al nuovo collegio sindacale, nominati oggi. Si apre finalmente una stagione di sviluppo,  di trasparenza e di condivisione nella gestione di Acqualatina .ha affermato Procaccini- si tratta di un ente decisivo per la qualità della vita dei cittadini dei territori che sono ricompresi all’interno della società, chiamato a gestire un servizio essenziale e un bene sempre più prezioso”. Il Presidente della Commissione Bilancio del Senato e Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, ha espresso grande soddisfazione per la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione di Acqualatina e per il segnale di discontinuità che essa rappresenta: “I sindaci, nella loro autonomia, hanno dimostrato grande attenzione a questo appuntamento, data la presenza di oltre il 90% dell’assemblea.  In primo luogo, sono state rilevate criticità sul bilancio che incidono sui territori. Proprio alla luce di questo si è resa evidente la necessità di una governance che assicurasse un radicale cambiamento per un’azienda di così grande interesse per i cittadini”. 

IL PD PROTESTA
L’asse con Fazzone non ha salvato il Pd dall’esclusione dalla stanza dei bottoni. I dem escono ridimensionati dal braccio di ferro con la destra. Omar Sarubbo ha vivamente protestato: “È prevalsa, purtroppo, la volontà di Fratelli d’Italia di occupare tutte le poltrone disponibili utilizzando la forza dei numeri, ovvero il voto ponderato dei grandi Comuni che amministrano al fine di dare un governo monocolore alla Società -ha affermato Sarubbo- un atteggiamento predatorio che come Pd già intuimmo e contrastammo nello scorso mese di settembre 2023 quando il Comune di Latina tentò un blitz presentando una proposta di modifica dello Statuto dell’ATO al fine di concentrare il potere decisionale nelle mani dei soli Comuni maggiori (Latina, Terracina ed Aprilia). Continueremo a difendere i territori e i cittadini/utenti all’interno della Conferenza dei Sindaci, luogo deputato a far valere e rispettare l’interesse pubblico. Buon lavoro ai nuovi componenti del CdA”.

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