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Italia, la gara con l’Ucraina è già decisiva: luci a San Siro

Roberto Mercaldo
Spalletti subito alle prese con una partita molto delicata in ottica qualificazione
Settembre 12, 2023
Luciano Spalletti

Probabilmente avrebbe gradito un approccio più soft. Nel calcio però a volte non è dato scegliere, e così Luciano Spalletti, da pochissimo citi azzurro, si trova già alle prese con una gara da dentro o fuori.
In verità un risultato negativo, stasera a San Siro, al cospetto dell’Ucraina, porterebbe l’Italia lontano dalla qualificazione diretta e vicino all’ipotesi playoff, che gli azzurri avrebbero in ogni caso garantiti per via del piazzamento tra le prime quattro conseguito in Nations League.
Visto l’esito degli ultimi playoff per la qualificazione mondiale, in casa Italia si guarda con estrema preoccupazione a questa eventualità e si cerca ovviamente di scongiurarla.

La ricetta è una sola ed è persino banale: tre punti in questo match di San Siro per rimettere tutto a posto. Gli ucraini sono reduci dal pareggio contro l’Inghilterra e vorranno ribadire contro la squadra azzurra la capacità di far partita con le grandi tradizionali del calcio europeo.
Possibile un atteggiamento molto conservativo del team di Rebrov, che punterà al pareggio e schiererà il classico 4-2-3-1, con Zinchenko e Stepanenko a supportare da presso la linea dei quattro difensori.
Contro un’Ucraina abbottonata, ci vorrà un’Italia agile e brava a dialogare negli spazi stretti.

IPOTESI DI FORMAZIONE AZZURRA

Spalletti in conferenza stampa ha difeso in modo perentorio Gigio Donnarumma, finito nell’occhio del ciclone per via della punizione, a detta dei più non imprendibile, che ha originato il pareggio della “bestia nera” Macedonia del Nord.
Tra i pali ci sarà ancora lui, il nostro gigante, sebbene Vicario e Meret rappresentino alternative di lusso.
La difesa a quattro avrà Di Lorenzo e Biraghi sulle corsie e la coppia Scalvini-Bastoni al centro; Barella, Locatelli e Frattesi giostreranno in mediana, con Zaniolo e Raspadori a supportare gli sforzi della prima punta, Immobile.
La gara contro la Macedonia ha purtroppo ribadito la cronica sterilità offensiva degli azzurri, diventata una scomoda compagna di viaggio all’indomani del trionfo europeo.
Il nuovo citì dovrà cercare soluzioni coraggiose, ma è ovvio che nell’immediato non possa che affidarsi alla soluzione più esplorata dal predecessore.
Il calcio italiano non può essere quello della doppia esclusione dai mondiali. A dircelo non è solo l’Europeo vinto in Inghilterra, ma anche i recenti risultati delle nostre rappresentative giovanili, con l’Under 20 che ha addirittura sfiorato la conquista del titolo mondiale, perdendo in finale con l’Uruguay e l’Under 19 vittoriosa nel campionato europeo, grazie al successo sul Portogallo.
Il movimento calcistico di base non è in sofferenza, ma in questo momento mancano i Totti e i Del Piero e manca anche la granitica difesa che fu determinante nel mondiale del 2006.
Attendendo i nuovi profeti del calcio azzurro, ci contenteremmo di conquistare questi tre punti in palio nel match di stasera. Luci a San Siro!

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