C’è anche il magistrato Carlo Lasperanza tra i candidati al Consiglio Superiore della Magistratura. Lasperanza, attuale procuratore aggiunto a Latina, con una lettera inviata ai colleghi in vista delle elezioni per i membri togati del Csm fissate per settembre, definisce la sua candidatura indipendente.
LA CANDIDATURA
Nella breve presentazione evidenza come ”il tratto più caratteristico” della sua carriera ”la concentrazione assoluta sul lavoro e una ridotta partecipazione alla vita associativa”. ”In questi ultimi due anni, in maniera fortuita e occasionale, mi sono invece affacciato a questa vita associativa per cercare di comprenderne i motivi, le dinamiche e le finalità. Tuttavia la mia candidatura al Csm nasce da una volontà di capire quali siano concretamente i margini d’azione di una persona libera da condizionamenti, in quanto ormai al termine della propria carriera, e che si ritiene indipendente da ogni logica correntizia, come testimonia la mia vita lavorativa”, spiega il magistrato.
PASSATO A ROMA
Lasperanza, con un passato alla procura di Roma dove si è occupato anche delle indagini sull’omicidio della studentessa Marta Russo uccisa alla Sapienza e sulla Banda della Magliana, dal 2017 è in servizio alla procura di Latina. Nel capoluogo pontino ha avviato indagini sul mondo dello sfruttamento del lavoro, sul fenomeno del caporalato, sui reati contro la pubblica amministrazione sul litorale laziale: da ultima l’inchiesta che ha portato all’arresto della sindaca di Terracina in un’indagine per falso, turbata libertà negli appalti riguardanti l’affidamento in gestione di spiagge e servizi connessi alla balneazione, oltre a frodi, indebite percezioni di erogazioni pubbliche e rilevazioni del segreto d’ufficio.