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Il Frosinone spaventa i campioni, ma i tre punti vanno al Napoli 

Roberto Mercaldo
Repentino vantaggio dei ciociari, che però devono arrendersi al perentorio ritorno della squadra di Garcia
Agosto 19, 2023
Eusebio Di Francesco, mister del Frosinone

Un Frosinone battagliero, volitivo e per nulla rassegnato a consegnarsi alle voglie dei campioni d’Italia, chiude senza punti la prima fatica del suo terzo campionato di serie A.
Al primo appuntamento stagionale Di Francesco presenta l’assetto sussurrato alla vigilia, con Cuni preferito a Borrelli al centro dell’attacco ciociaro. 
Gli azzurri campioni d’Italia devono rinunciare a Kvaratskhelia, ma partono con piglio baldanzoso, cercando di mettere subito in soggezione la retroguardia giallazzurra. 
Dopo soli 5 minuti la gara prende però una piega del tutto imprevista, perché su azione d’angolo un incauto intervento di Cajuste su Baez procura un penalty, che Harroui trasforma con freddezza nel clamoroso vantaggio giallazzurro.
Il Napoli fatica ad organizzare una reazione apprezzabile ma a metà ripresa trova il pari, quando su una corta respinta della difesa giallazzurra Politano riesce a sorprendere un Turati non del tutto reattivo.
Il Frosinone non si scoraggia e in un paio di occasioni trova il modo di creare potenziali pericoli per la porta partenopea: spettacolare la conclusione al volo di Baez su assist di Marchizza, ma porta non inquadrata, di un soffio, dall’ex Cremonese.
Dall’altra parte il Napoli sembra aver trovato il gol del vantaggio poco dopo la mezz’ora, ma un fuorigioco di rientro vanifica la prodezza di Raspadori, assistito di testa da Osimhen.
Al 41’ però il gol del Napoli arriva davvero: Di Lorenzo imperversa sulla fascia destra, Osimhen calcia con grande potenza, con palla che incoccia nella traversa e poi finisce in rete.
Al riposo si va con i campioni d’Italia avanti di un gol.

LA SECONDA FRAZIONE

Frosinone pericoloso in ripartenza al 10’ della ripresa: Caso è fermato fallosamente e la punizione di Harroui manda la sfera ad incocciare la traversa della porta difesa da Meret.
Il Napoli non sta a guardare e su una ripartenza molto ben congegnata va alla conclusione con il suo uomo più pericoloso, lo scatenato Osimhen, il cui tiro a giro procura a Turati un brivido e nulla più.
È bravo l’estremo difensore giallazzurro su Raspadori quando i giri di lancette sono ventisei.
Il Napoli non si fida di un Frosinone sbarazzino e per nulla domo, e cerca così di chiuderla, riuscendovi a poco più di dieci minuti dalla fine, col solito Osimhen, che, imbeccato da Di Lorenzo, sbuca tempestivamente alle spalle della difesa ciociara e infila Turati in uscita.
Nel calcio esistono le categorie ed è di tutta evidenza che il Napoli appartenga per tasso tecnico a una più elevata rispetto a quella che il Frosinone frequenterà a petto in fuori, col fermo proposito di conquistare la prima permanenza della sua storia.
Un Frosinone battagliero, volitivo e per nulla rassegnato a consegnarsi alle voglie dei campioni d’Italia, chiude senza punti la prima fatica del suo terzo campionato di serie A.
Al primo appuntamento stagionale Di Francesco presenta l’assetto sussurrato alla vigilia, con Cuni preferito a Borrelli al centro dell’attacco ciociaro. 
Gli azzurri campioni d’Italia devono rinunciare a Kvaratskhelia, ma partono con piglio baldanzoso, cercando di mettere subito in soggezione la retroguardia giallazzurra. 
Dopo soli 5 minuti la gara prende però una piega del tutto imprevista, perché su azione d’angolo un incauto intervento di Cajuste su Baez procura un penalty, che Harroui trasforma con freddezza nel clamoroso vantaggio giallazzurro.
Il Napoli fatica ad organizzare una reazione apprezzabile ma a metà ripresa trova il pari, quando su una corta respinta della difesa giallazzurra Politano riesce a sorprendere un Turati non del tutto reattivo.
Il Frosinone non si scoraggia e in un paio di occasioni trova il modo di creare potenziali pericoli per la porta partenopea: spettacolare la conclusione al volo di Baez su assist di Marchizza, ma porta non inquadrata, di un soffio, dall’ex Cremonese.
Dall’altra parte il Napoli sembra aver trovato il gol del vantaggio poco dopo la mezz’ora, ma un fuorigioco di rientro vanifica la prodezza di Raspadori, assistito di testa da Osimhen.
Al 41’ però il gol del Napoli arriva davvero: Di Lorenzo imperversa sulla fascia destra, Osimhen calcia con grande potenza, con palla che incoccia nella traversa e poi finisce in rete.
Al riposo si va con i campioni d’Italia avanti di un gol.

LA SECONDA FRAZIONE

Frosinone pericoloso in ripartenza al 10’ della ripresa: Caso è fermato fallosamente e la punizione di Harroui manda la sfera ad incocciare la traversa della porta difesa da Meret.
Il Napoli non sta a guardare e su una ripartenza molto ben congegnata va alla conclusione con il suo uomo più pericoloso, lo scatenato Osimhen, il cui tiro a giro procura a Turati un brivido e nulla più.
È bravo l’estremo difensore giallazzurro su Raspadori quando i giri di lancette sono ventisei.
Il Napoli non si fida di un Frosinone sbarazzino e per nulla domo, e cerca così di chiuderla, riuscendovi a poco più di dieci minuti dalla fine, col solito Osimhen, che, imbeccato da Di Lorenzo, sbuca tempestivamente alle spalle della difesa ciociara e infila Turati in uscita.
Nel calcio esistono le categorie ed è di tutta evidenza che il Napoli appartenga per tasso tecnico a una più elevata rispetto a quella che il Frosinone frequenterà a petto in fuori, col fermo proposito di conquistare la prima permanenza della sua storia.

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