Tre gare su 38 sono poco più di 1/13. Di fatto, del campionato di serie A le squadre partecipanti hanno gustato solo un assaggio.
Eppure quel boccone ha detto tante cose, e soprattutto ha dato risposte a chi aveva di fronte gli interrogativi più grandi.
La matricola Frosinone, che ha ricordi non piacevolissimi delle precedenti esperienze in A, veniva indicata all’unanimità dai siti specializzati quale più autorevole candidata al ventesimo posto.
I quattro punti incassati in questo avvio hanno una valenza matematica risibile, se si pensa al fatto che ben 105 sono ancora a disposizione dei club iscritti.
Decisamente meno lieve è però l’impatto psicologico sui ragazzi giallazzurri e sul navigato condottiero Di Francesco. Spesso le prime sensazioni sono quelle che poi ti accompagnano lungo il percorso, ti aiutano a superare i momenti bui e ti esaltano quando il campo esprime verdetti confortanti.
La squadra corre in modo proficuo, ha una precisa identità di gioco e può colmare così il gap che con i top club naturalmente esiste quanto a tecnica ed esperienza.
Persino con i campioni d’Italia del Napoli il Frosinone è stato capace di reggere il confronto con dignità, tenendo peraltro il risultato in bilico fino a 14’ dal fischio finale.
LE SCOPERTE LIETE
Alzi la mano chi avrebbe mai immaginato di vedere Monterisi e Gelli, schierati rispettivamente difensore centrale ed esterno sinistro di centrocampo, interpretare con tanta autorevolezza il ruolo al cospetto dei giganti della A.
Tre gare significative, tre prestazioni convincenti, che rappresentano anche un messaggio per tutti gli altri: la A non è un fortino inespugnabile, una dimensione irraggiungibile, ma più semplicemente un torneo notevolmente qualitativo nel cui contesto però anche i giocatori giallazzurri possono dire la loro.
Dopo questa settimana di pausa, dedicata alle nazionali, il torneo per i giallazzurri ciociari riprenderà con Frosinone-Sassuolo e naturalmente in casa ciociara c’è il fermo proposito di aggiungere un altro risultato positivo.
Grande curiosità anche per le scelte di Di Francesco. Il tecnico ha già spiegato che l’inserimento dei nuovi, quelli giunti in Ciociaria nella fase conclusiva della campagna acquisti, procederà per gradi e dipenderà dalla capacità di integrarsi e da tanti altri fattori variabili.
Ciò premesso, ci attendiamo di vedere per la prima volta in campo Okoli, Kaio Jorge e Bourabia, tanto per citare tre giocatori che ancora attendono di esordire in maglia canarina.
Anche Reinier, arrivato addirittura dal Real Madrid, è un giocatore del quale si parla tanto nella famiglia giallazzurra.
Strada facendo scopriremo potenzialità, pregi e difetti di tutti. Su una cosa però possiamo già essere ottimisti: c’è tanta voglia di far bene e quello, di regola, è l’ingrediente imprescindibile.