La sosta dovuta agli impegni delle Nazionali non ha placato gli ardori del team giallazzurro. La partenza lanciata del Frosinone non è figlia di circostanze contingenti, ma di un certosino lavoro tattico e atletico, che ha consentito al team del capoluogo di presentarsi come si deve al gran ballo della serie A.
Questa settimana di sosta consente a Di Francesco di mettere a punto i meccanismi di gioco, nel cui contesto inserire al meglio gli ultimi arrivati, che ancora non hanno avuto modo di scendere in campo in partite ufficiali.
Sabato, in luogo della gara ufficiale, per i canarini c’è stato un allenamento congiunto con la Primavera, che ha avuto tra gli altri spettatori d’eccezione, quali Pippo Pancaro e Francesco Totti, il cui figliolo fa parte della formazione under 20 giallazzurra.
Ebbene, nei tre tempi da 35’ sono arrivati 8 gol, la metà dei quali hanno recato la firma di Kaio Jorge, fenomeno brasiliano reduce da un lungo infortunio e ansioso di recuperare il tempo perduto.
Certamente contro il Sassuolo lo vedremo, se dal fischio iniziale o meno lo deciderà Di Francesco.
Di Cuni (2), Caso e Baez gli altri gol del proficuo galoppo, con tutti i canarini vogliosi di dimostrare la buona condizione già raggiunta. Assenti Cheddira, Kvernadze e Oyono, impegnati con le rispettive nazionali, hanno svolto seduta differenziata Kalaj e Gelli, mentre Reinier è già parzialmente in gruppo.
FROSINONE, LA TESTA È GIÀ AL SASSUOLO
Passo dopo passo, col “noi” ad accompagnare ogni sfida. Mister Eusebio da Pescara era stato chiaro fin dalla conferenza iniziale: il Frosinone può reggere l’impatto di questa serie A e togliersi anche soddisfazioni solo se ragiona da gruppo. In mancanza di questo presupposto il gap con i grandi club può dilatarsi fino a divenir voragine.
Ora il volto è definitivo, sempreché Angelozzi non riesca a pescare tra gli svincolati quel quarto centrale che completerebbe il gruppo in modo perfetto. Non è però una priorità, solo un’eventualità da tenere in considerazione per fornire al tecnico le giuste alternative in ogni zona del campo.
Eh si, perché la concorrenza, se vissuta bene, può essere più una soluzione che un problema.
Sugli esterni c’è abbondanza, con Baez, Caso, Soulè e lo stesso Harroui candidati a operare poco dietro la prima punta (e anche qui c’è una doppia opzione con Cheddira e Kaio Jorge).
A centrocampo l’esplosione di Gelli rende ancor più complessa la scelta dell’indici iniziale, con Mazzitelli, Barrenechea, Brescianini e il nuovo acquisto Bourabia a reclamare una maglia.
Di Francesco sta individuando un undici tipo, ma naturalmente ci saranno possibilità di ribaltare le attuali gerarchie per tutti coloro che in questo avvio sembrano appena dietro nelle scelte del tecnico.
Il rivoluzionato Frosinone è come un bambino curioso, che scopre meraviglie ogni giorno e da esse trae risposte ma anche ulteriore voglia di esplorare.
La prossima avversaria si chiama Sassuolo, col ritrovato Berardi condottiero e una storia recente fatta di continuità e di grandi risultati. Per i neroverdi cambiare è l’abitudine. Ogni anno un tourbillon di partenze e arrivi, ma sempre garantendo la colonna sinistra. Match difficile, ma quest’anno di facili non ve ne saranno.