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Il Comune di Roma perde la causa sui balneari: serve un Piano arenili

Marco Battistini
L’Amministrazione capitolina è chiamata a una celere adozione del “Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) del Litorale di Roma Capitale.
Giugno 24, 2022

Con 34 sentenze identiche, il Tar del Lazio ha confermato la sua tesi già espressa in un’ulteriore pronuncia d’inizio giugno: l’Amministrazione capitolina è chiamata a una celere adozione del “Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) del Litorale di Roma Capitale“. E’ il senso di tutte le sentenze pubblicate in accoglimento parziale dei tanti ricorsi proposti dai titolari di Concessioni demaniali marittime sul lungomare romano che, in vista della scadenza del titolo concessorio, hanno proposto a Roma Capitale una proroga fino al 31 dicembre 2033. Amministrazione che, però, a fine dicembre 2020 ha indetto una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento delle Concessioni richiamandosi alla cosiddetta “Direttiva Bolkestein”. 

BANDO ILLEGITTIMO

Il Tar, premettendo che è da considerarsi come legittima la decisione di Roma Capitale “di indire una procedura di gara per il rilascio delle concessioni demaniali in questione”, si è poi concentrato a verificare se il potere amministrativo sia stato correttamente esercitato. La conclusione è stata di ritenere illegittimo il contestato bando per l’affidamento delle concessioni balneari “in quanto emanato in assenza di quel ‘Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) del Litorale di Roma Capitale’ che, ai sensi della normativa regionale, costituisce l’indefettibile atto presupposto della procedura ad evidenza pubblica, che l’amministrazione comunale è tenuta ad adottare prima di indire la gara e che, quindi, deve porsi a monte – e non già seguire – la procedura medesima”. Ecco perché, secondo i giudici amministrativi, “l’amministrazione capitolina è, dunque, chiamata ad una celere adozione di tale indispensabile strumento programmatorio anche in ragione del termine del 31 dicembre 2023 individuato dall’Adunanza Plenaria quale limite temporale oltre il quale ‘le concessioni demaniali in essere dovranno considerarsi prive di effetto, indipendentemente da se vi sia – o meno – un soggetto subentrante nella concessione’. Ne consegue la necessità che, entro tale termine, le procedure finalizzate all’assegnazione delle concessioni si siano concluse con l’effettiva assegnazione del titolo amministrativo, nel rispetto dei principi della normativa vigente e delle indicazioni di carattere programmatorio contenute nel PUA comunale, che dovrà, quindi, medio tempore intervenire”.

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