Sarà forse salutare. Si dice così di sconfitte che non compromettono il risultato finale. E la caduta dell’Italrosa nel mondiale di volley può essere in tal modo catalogata. I due set conquistati contro il Brasile sono valsi comunque un punto ed hanno impedito il bottino pieno alle verde/oro. Resta la delusione per aver approcciato il secondo girone eliminatorio nella maniera meno convincente. Si sapeva che il nostro gruppo preliminare sarebbe stato un po’ troppo agevole e che questo avrebbe innescato il rischio di non farci trovare prontissimi agli impegni successivi. La gara con il Brasile ha confortarto questa sensazione. La ricezione dell’Italia è stata insufficiente. Per Pietrini non è una novità, perché la 22enne imolese è già un fenomeno in attacco, ma deve diventarlo nei fondamentali di difesa. Ha stupito invece la difficoltà specifica di Bosetti, sostituita con Sylla, che ha fatto un po’ meglio della compagna di squadra, ma non ha risolto il problema. E quando la ricezione è in sofferenza, è difficile che il gioco d’attacco possa essere quello dei giorni migliori. Come sempre, il peso delle giocate decisive è andato a gravare su Paola Egonu, che ha alternato meraviglie a frequenti errori punto. Complessivamente, Paoletta ha fatto bene, perché il repertorio dei suoi colpi d’attacco è infinito e perché le altezze da cui schiaccia lei è la sola giocatrice del mondo a frequentarle. Un paio di free ball nel quarto set sono state però incredibilmente fallite dalla nostra miglior giocatrice e purtroppo sono risultate determinanti per la fuga del Brasile nel parziale. Con le unghie e con i denti, infatti, le pantere azzurre avevano saputo rimontare un set di svantaggio, portandosi sul 2/1 e accarezzando il sogno di un successo da tre punti. A decidere secondo e terzo set è stata soprattutto la capacità di difendere. Nei momenti decisivi delle due frazioni l’Italia toccava sempre a muro e poi difendeva efficacemente procurandosi il contrattacco. La tattica è riuscita meno a partire dal quarto set, con Gabi che ha variato i colpi e con le centrali verdeoro chiamate in causa più spesso da Macris. In particolare è stata imprendibile Carol, con attacchi in primo tempo mai letti adeguatamente da Chirichella. Al tiebreak le ragazze di Ze Roberto sono state sempre avanti, ma un muro di Anna Danesi ha riportato l’Italia in parità proprio a fine set. Alla terza palla match però un muro subito da Pietrini ha chiuso i giochi: 17/15 e primo dispiacere che prende forma. Ci rifaremo, dicono in coro Danesi e Mazzanti. Certo, ci rifaremo. Oggi di nuovo in campo contro il Giappone, ore 14,15.