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Frosinone, unità d’intenti per arpionare la prima storica salvezza

Roberto Mercaldo
Marzo 25, 2024
Marchizza, Di Francesco e Harroui

Il gol di Matias Soulé al Messico, un gol così bello e spettacolare da fare subito il giro del mondo, può essere l’ideale copertina di questo romanzo finale. Il Frosinone dovrà scriverlo sperando nel lieto fine, quello che ogni romanzo esige per non sconfinare in tragedia.
Il talento argentino di proprietà Juve ha ricordato a tutti che lui interpreta il calcio tirando fuori qua e là giocate sopraffine. Sentire qualcuno che ne mette in dubbio l’utilità nel contesto di una squadra come il Frosinone potrebbe “spalancare” un dibattito sulle piccole controindicazioni della democrazia, o magari fornire materia per un trattato sull’originalità di certi pensieri, ma non è questa la sede di una così ardita analisi sociologica.
Ora tutte le energie, tutti i pensieri, tutto ciò che si muove sul pianeta Frosinone Calcio deve essere orientato alla conquista della salvezza. Una salvezza storica, ritenuta impossibile o quasi a luglio, diventata quasi scontata in novembre ed ora tornata in discussione in una danza del cuore, in un tumulto del calcistico sentimento. La classifica, al di là dello sviluppo discendente, ancora autorizza intonse speranze, perché a nove turni dal termine un solo punto di ritardo, e il conforto di un paio di scontri diretti già chiusi in modo favorevole, sono dati non certo preoccupanti.
Altro elemento che porta acqua al mulino della salvezza è il recupero di quasi tutti gli effettivi. L’improvvisa e drammatica carenza di terzini, che costrinse mister Di Francesco ad improvvisare, schierando sulle corsie basse giocatori mai impiegati nel ruolo, è finalmente alle spalle.
Ora anche Marchizza è parzialmente rientrato in gruppo e per il match con il Genoa, in programma sabato alle 15, il tecnico abruzzese avrà addirittura l’imbarazzo della scelta. Lirola, goleador contro la Lazio, e ancora Valeri e Zortea, sperando che anche Oyono possa essere convocabile, assicurano varie soluzioni. Atteso anche il rientro di Harroui, altro giocatore importante del club giallazzurro, purtroppo costretto a fronteggiare infortuni di una certa rilevanza, dopo un avvio di stagione folgorante ed un rientro pure molto promettente.
Da qualche gara sembra aver ritrovato la sua vena da goleador il tanto atteso Cheddira. Sull’impegno del ragazzo e sulla sua capacità di sacrificarsi per la squadra non ci sono mai stati dubbi, ma ora sembra che finalmente la conflittualità con la fase conclusiva, che poi è il compito precipuo dell’ex Bari, stia finalmente diradandosi, come si dirada una nebbia fastidiosa.
Se il Frosinone nelle nove gare che mancano riuscirà a trovare il modo di concretizzare il buon numero di occasioni costruite, e in questo ovviamente Cheddira e Kaio Jorge saranno gli interpreti più sollecitati, le chances di salvezza potrebbero davvero impennarsi. Da qualche tempo mancano anche i gol di Soulé, che è il primo nella storia del Frosinone a toccare la doppia cifra in massima serie. A Matias non servirà farli bellissimi come quello contro il Messico. Basterà che siano in numero sufficiente a traghettare il Frosinone verso il traguardo sognato.

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