È stato un fine settimana intenso quello del Frosinone Calcio, teso verso il duplice obiettivo di ridisegnare la rosa e di arrivare sotto lo striscione di partenza in buone condizioni di forma. Quanto aveva anticipato il presidente Stirpe nella conferenza di inizio stagione si sta puntualmente verificando. La squadra giallazzurra scopre ogni giorno un po’ di sé, attraverso un vorticoso valzer di arrivi e partenze. L’undici di Fabio Grosso che sfiderà le altre 19 iscritte al gran ballo della B sarà molto differente da quello della scorsa stagione. Avrà meno certezze ma più voglia, un po’ meno esperienza ma un po’ più fantasia. Avrà il piacere di misurarsi senza il supporto di parametri noti, disegnando giorno dopo giorno una dimensione che potrebbe anche stupire in positivo. In attesa di risolvere il rebus del terzino che prenderà il posto di Zampano, con Oyono che intanto propone la propria candidatura alla titolarità, il Frosinone ha posto due nuove pedine sulla sua rinnovatissima scacchiera. Sono infatti arrivati in Ciociaria il portiere Loria e l’attaccante Borrelli. L’estremo difensore scuola Juve proviene dal Pisa e lo scorso anno ha giocato in prestito al Monopoli, meritandosi il premio di miglior portiere del suo girone. Portiere di grandi doti fisiche, ha mostrato nell’ultima stagione una crescita esponenziale in tutti i fondamentali. La formula è quella del prestito annuale con diritto di riscatto e contro-riscatto. Sessanta metri più avanti al gigante Loria, ecco l’attaccante Borrelli, egualmente prestante, ma che per mestiere i gol deve farli e non evitarli. Viene dal Pescara, società nella quale ha compiuto tutta la trafila dalle giovanili alla prima squadra. La formula è quella dell’arrivo “a titolo temporaneo con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni”. Uomo da area di rigore, fece gol a grappoli nel campionato Primavera ed ora con i canarini torna in B per affermare in modo perentorio le proprie qualità di bomber anche tra i grandi. Fin qui le ufficialità. Ci sono poi le trattative, già nota e ben avviata quella per Vignali, più acerba quella per Konè, di proprietà del Torino, lo scorso anno a Crotone. In uscita ormai vanno ufficialmente inseriti i nomi di Ciano e Tribuzzi, viste le loro mancate convocazioni per il match amichevole con la Ternana. La buona notizia riguarda l’idoneità di Garritano, che ora è tornato in rosa e sarà un valore aggiunto per il club ciociaro. E l’amichevole di sabato? Dopo un primo tempo a ritmi bassi, con l’imperativo del primo non prenderle e una prudenza da campionato, i due club hanno forse d’incanto ricordato che trattavasi di amichevole, utile a provare uomini e schemi, e fa nulla se qualche azione è un po’ troppo ardimentosa. E allora ecco cinque gol, tre dei canarini e due delle “fere”, con Lucioni e Sziminsky nelle insolite vesti di goleador e Ciervo a completare il tris giallazzurro. Cose buone e qualche blackout, come è giusto che sia al 30 luglio, con i lavori in corso a 40 gradi e la voglia di dissetarsi che a volte supera quella di una corretta sovrapposizione. Uno a zero al Bari e tre a due alla Ternana. Fossero state gare di campionato avrebbero portato sei punti. Poiché si trattava di amichevoli estive, niente punti, ma un po’ di fiducia, perché no?
