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Fascia verde, è già caos in città: Gualtieri inizia a fare una mini-retromarcia

Marco Battistini
Maggio 11, 2023
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma

Un’ondata di proteste che rischia di mettere fortemente in discussione la eco Ztl. Il provvedimento dell’amministrazione Gualtieri che da novembre sancirà a Roma l’esclusione dall’area urbana delle auto più inquinanti, non viene digerito quasi da nessuno. I comitati cittadini si sono riuniti sotto palazzo Senatorio, accompagnati e sostenuti da una delegazione ‘bipartisan’ dei partiti. Dal centrodestra, capitanato dal leghista Fabrizio Santori, fino ad Azione rappresentata dal consigliere Francesco Carpano, erano tutti in piazza, assieme ai comitati organizzatori, come Magnitudo e l’esponente Nicola Colosimo.

Al sit-in anche il gruppo di Italia Libera di Giuliano Castellino, l’ex esponente del gruppo neo fascista di Forza Nuova. Poi bandiere del Popolo della Famiglia, e anche Davide Di Stefano, ex di CasaPound ora appartenente al gruppo ‘Exit Sovranità per l’Italia’. ‘Vergogna. Stop al folle piano Ztl’, ‘No al delirio eco chic di Gualtieri. Sindaco vattene via’, i cori urlati in piazza. A suon di delibere e scaricabarile, lo scontro nella Capitale continua senza mezze misure. 

IL DIETROFRONT PARZIALE DI GUALTIERI

Dopo la petizione delle opposizioni contro la nuova eco Ztl e lo scontro a viso aperto con la Regione Lazio, Gualtieri ha annunciato che ci sarà una modifica “significativa”. E questo sembra emergere anche al termine dell’incontro avuto in Campidoglio durante la manifestazione da una delegazione guidata da Santori: “Una vittoria. La delibera verrà sospesa. Ma non c’è ancora nessun atto, sono solo parole al momento”, ha detto il leghista.

“Ma cosa ci sarà scritto sulla nuova delibera? Adesso vedremo, anche al tavolo di confronto”, ha aggiunto. “Stiamo lavorando h24, e ho scritto anche al presidente Rocca, per rivedere la delibera e evitare che ci sia un colpo sulle persone”, ha detto in mattinata il primo cittadino a Omnibus. Il sindaco ha poi ribadito che a tutti gli uffici tecnici è stato già chiesto “di fare qualcosa che non scarichi un costo non sostenibile sulle famiglie” assicurando che i veicoli gpl potranno circolare. Il sindaco però poi ha parlato della ex prima cittadina: “Chi mi ha preceduto è stato un ‘genio italico’, ha vietato la circolazione dei veicoli fino all’euro 3 diesel e all’euro 2 benzina ma non ha applicato il divieto: questa è una delibera di Virginia Raggi del 2019”, ha detto ancora.

La risposta è arrivata puntuale: “Gualtieri farebbe meglio a imparare a leggere – hanno affermato i capogruppo capitolini del M5S, Linda Meleo, e della Lista Civica Raggi Antonio De Santis – La delibera Raggi del 2019 che lui cita, infatti, introduceva solo la limitazione dei diesel Euro 3 in Anello ferroviario. Assistiamo quindi all’ennesimo scaricabarile”. L’accusa di cambiare le carte in tavola, è stata rivolta al Campidoglio anche dal centrodestra e dagli esponenti della giunta Rocca, poiché nel piano regionale non c’è nessun riferimento all’ampliamento della Ztl. A rispondere quindi, e a mettere le cose in chiaro, alla fine ci ha pensato proprio l’ex prima cittadina: “Non tollero le bugie. Il sindaco Gualtieri sta combinando un pasticcio anche sulla Ztl, costringendo i romani a dover comprare un’automobile nuova o a girare a piedi”, ha replicato Raggi, tuonando: “Meno bugie e più lavoro”.

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