Le scorse elezioni, quelle dell’Ottaviani Bis, sono state la riconferma di un’amministrazione che aveva convinto. Ma soprattutto di un sindaco che aveva convinto. Il quinquennio dell’avvocato, dal 2012 era stato improntato al leaderismo. Essenzialmente lo stesso dell’ultimo mandato. Pur con equilibri a cui prestare attenzione, viste le tante liste che appoggiavano il candidato e che – comprensibilmente – si aspettano di avere la loro fetta di influenza, anche questa volta a venir fuori è una maggioranza molto solida. Ottaviani entra in campagna elettorale forte del fatto che il progetto del nuovo stadio Casaleno è in dirittura di arrivo. Verrà inaugurato a settembre 2017, tre mesi dopo la tornata elettorale. La cittadinanza, e non solo i tifosi, erano molto attenti a questo importante passaggio, anche di ambito urbanistico. oltre che sportivo.
Per battere Ottaviani c’è bisogno di una personalità rilevante. Il centrosinistra lancia Fabrizio Cristofari, esponente del Pd, da anni presidente dell’Ordine dei medici provinciale e direttore del Pronto Soccorso di Frosinone. Il “cardiologo col sigaro” gode di stima (molti ricordano affettuosamente il padre Angelo, fondatore dell’Avis di Frosinone), è esuberante e sicuro di sé. Ma Zar Nicola sa d’avere il pallino del gioco. Tra gli altri contendenti spiccano Christian Bellincampi del M5S e Stefano Pizzutelli, alla guida di una civica di sinistra, “Frosinone in Comune, il quale si propone come alternativa al Pd. Si vota l’11 giugno 2017, ai seggi vanno 27.389 persone dei 37.948 aventi diritto, il 72,18%. Il risultato è subito netto. Nicola Ottaviani si aggiudica il 56,38% con 15.038 voti, Cristofari ottiene il 27,6% grazie a 7.271 voti. Segue Christian Bellincampi al 7,06% (1.884 voti) e poi Stefano Pizzutelli (4,86%, 1.297 voti). Nella contesa ci sono pure Giuseppina Bonaviri (Lista Civica. 2,36%, 630 voti) e Fernando Incitti (Casapound. 2,06%, 550 voti). Il centrodestra dominerà in Consiglio con 20 seggi. Al centrosinistra vanno 8 seggi. Tra i banchi dell’opposizione siederanno inoltre i pentastellati Bellincampi e Marco Mastronardi (esordio in Consiglio per il M5S) insieme a Stefano Pizzutelli.
L’ultima consiliatura che volge al termine sarà quindi abbastanza agevole per il centrodestra. Con un’opposizione troppo ridotta per poter impensierire, il principale problema per Ottaviani sarà il fuoco amico. Di quegli alleati che hanno rivendicano voce in capitolo. Il sindaco sarà infatti portato a bilanciare gli animi, facendolo soprattutto attraverso l’avvicendamento nelle cariche e negli assessorati. La lista più influente, il Polo Civico guidato da Gianfranco Pizzutelli, che ha conquistato 2.578 voti, esprimerà 4 seggi e il vicesindaco Fabio Tagliaferri, che poi cederà il posto ad Antonio Scaccia, leader di Lista per Frosinone, questo gruppo forte di 1.420 voti totali e 2 seggi. Il presidente del Consiglio Comunale sarà Adriano Piacentini di Forza Italia. Ma in queste elezioni un elemento appare evidente: alcune liste civiche hanno avuto numeri simili a quelli dei principali partiti. Un segno che la politica tradizionale non è più capace di raccogliere la fiducia di un tempo e di fare da traino. Alcune personalità della società civile non hanno niente da invidiare in termini di consenso ai politici locali più esperti.
Nelle file della sinistra, il Partito Democratico prende 2.414 voti (9,30%. 3 seggi), i Socialisti e Riformisti capitalizzano 1.367 voti (5,26%. 2 seggi), Lista Cristofari Sindaco con 2.403 voti il il 9,25% e 3 seggi).
