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Di Francesco, pensieri e parole alla vigilia del primo dei dieci spareggi

Roberto Mercaldo
Marzo 15, 2024

E’ il primo di dieci spareggi. Eusebio Di Francesco non si nasconde e anzi sottolinea che il match di domani sera contro la Lazio potrà avere effetti decisivi sulla classifica e sul morale dei suoi ragazzi. Gli chiedono se l’animus pugnandi, se la determinazione feroce siano doti innate o anche indotte e lui evidenzia che c’è chi le possiede in via del tutto naturale, chi deve in qualche modo acquisirle. Però è pacifico che stavolta la combattività dovrà accomunare tutti, quelli della “tigna innata” e quelli meno portati alla lotta.
L’ambiente è compatto, perché la coesione non è mai venuta meno. Certamente la fiducia cieca e universale che il girone d’andata aveva portato con sé si è dissolta e ha lasciato il posto a variegati umori. C’è chi ci crede ancora, con tutte le proprie forze, e chi manifesta un po’ di scetticismo, ma la tifoseria più sanguigna, che ha avuto un civile confronto con la squadra, sta con i ragazzi. E domani sera è pronta a dimostrarlo.
Un match particolare, non solo perché derby laziale, ma anche per la situazione certamente atipica in cui versa la Lazio, dopo le dimissioni di Sarri e quelle di poco successive di tutto il suo staff.
E DiFra sottolinea come sia quasi un leitmotiv di questa stagione per il suo Frosinone trovarsi di fronte a squadre tormentate. E purtroppo i precedenti non incoraggiano perché quando vedono i colori giallazzurri le squadre in difficoltà sembrano d’improvviso rianimarsi.
Sul modulo di gioco, il tecnico pescarese anticipa che non ci saranno rivoluzioni: difesa a quattro, come del resto è ovvio, ora che finalmente la “batteria” dei terzini è di nuovo al completo. “Ci sono mancati, e tanto, ma adesso che anche Valeri è rientrato in gruppo, sia pure per un solo allenamento, posso compiere scelte ponderate. La Lazio peraltro gioca a tre davanti, a maggior ragione giocheremo così”
Scelte fatte, ma non anticipate, secondo un rituale abusato del tecnico abruzzese. Anche il rebus centravanti, che si presenta da inizio stagione e che riguarda Cheddira, Kaio Jorge e Cuni, è stato risolto in anticipo, ma solo domani scopriremo in che modo. Favorito, alla luce delle ultime prestazioni, è sicuramente Cheddira.
Altro dilemma da sciogliere nell’immediata vigilia è quello che riguarda il portiere, con Cerofolini che era stato chiamato alla difesa dei pali per due gare, prima che Turati riprendesse il suo posto.
La vittoria manca dal match casalingo con il Cagliari, che peraltro è stato il solo del girone di ritorno premiato dai tre punti. Ora serve un acuto, che possa essere l’ideale trampolino di lancio per un finale al galoppo. La gara con la Lazio precederà la settimana di sosta e poi il 30 ci sarà il confronto esterno con il Genoa. Due match importanti, dai quali il Frosinone dovrà ricevere risposte importanti.

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