Non sarà una fronda e forse non si avrà alcun rimpasto. Eppure dentro il Pd romano crescono i mal di pancia. Cinque consiglieri dem capitolini escono allo scoperto e chiedono pubblicamente, in una riunione, al sindaco Gualtieri un aggiustamento nella squadra di governo. Dopo la sconfitta nazionale e la sfida a breve sul terreno regionale bisogna non farsi trovare impreparati: dunque puntare ad un’operatività più incisiva e “capire cosa non funziona”, dice il consigliere Yuri Trombetti. “Non vogliamo e non abbiamo chiesto nessun rimpasto, considerato poi che non siamo noi consiglieri a dare la ‘fiducia’ agli assessori, ma li nomina Gualtieri. Quello che abbiamo detto quindi, è di fare un check su cosa funziona e cosa no. Il piano casa? La pulizia delle strade? Funziona tutto bene? Da quello che ci dicono anche i cittadini non sembrerebbe”, dice Trombetti mettendo nero su bianco eventuali criticità. “I piani che il sindaco sta facendo sono importanti ma ora il nostro compito è dare risposte concrete. Nel senso: parliamo di cielo quando bisognerebbe iniziare a guardare la terra”, chiosa puntando appunto sulla concretezza. Il cambiamento ora si deve vedere, è il ragionamento. “Vorrei chiarire di non essere protagonista di alcuna fronda all’interno del gruppo capitolino del Pd. Questo però è il momento di rafforzare tutti insieme il Sindaco Gualtieri per dare maggiore incisività all’azione degli Assessori che, a mio giudizio, stanno lavorando bene nonostante le molteplici criticità che affrontano ogni giorno nel governo della Città”, aggiunge la consigliera Antonella Melito.
LA MEDIAZIONE DI VALERIA BAGLIO
Sulla stessa lunghezza d’onda i consiglieri Antonio Stampete, Cristina Michetelli e Carla Fermariello: insomma cinque consiglieri di aree diverse a dimostrazione che più che una fronda si tratta di una volontà trasversale di stimolare il sindaco. In serata la capogruppo del Pd in Campidoglio Valeria Baglio chiarisce: “Ribadiamo il nostro massimo e pieno sostegno nei confronti del sindaco Gualtieri e della Giunta. Siamo ancora più determinati e compatti nel proseguire e portare a termine il lavoro a servizio della città per cui siamo stati eletti. Non è stata chiesta alcuna verifica né avanzata alcuna richiesta di rimpasto nell’ultima riunione dei consiglieri con il sindaco. Continueremo a parlare alla città con senso di responsabilità e serietà, portando le nostre proposte in Aula e nelle commissioni, per il bene di Roma”.
PRESTO UN NUOVO SEGRETARIO ROMANO
Discorso a parte anche i congressi cittadino e regionale che seguiranno i tempi di quello nazionale: per quanto riguarda il Pd Roma poi Andrea Casu, eletto in Parlamento, è anche incompatibile per cui i tempi appaiono stretti. “Siamo consiglieri di aree diverse che chiedono quindi un lavoro, come sul nazionale, di rigenerazione e ristrutturazione del partito, anche in vista delle elezioni regionali”, chiarisce appunto Trombetti. Le parole d’ordine, con in vista le regionali e il pericolo centrodestra, sono un nuovo impulso al partito a livello cittadino e regionale e più incisività nell’azione di governo. I dossier capitolini sono sempre gli stessi: rifiuti, con la scommessa termovalorizzatore, trasporti, casa, strade, per menzionare i più critici. E poi la riedizione del campo largo che, diversamente dal nazionale, qui complice la giunta Zingaretti ha preso il largo e spera di riapprodare alla Regione.
