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Camila e la maledizione del secondo turno

Roberto Mercaldo
Berrettini soffre un po’ ma supera lo scoglio Grenier, la Giorgi gioca un gran match ma deve arrendersi allo sprint a Madison Keys.
Settembre 1, 2022
Camila Giorgi

Tra gli Us Open e Camila Giorgi non c’è mai stato gran feeling, sebbene la tennista marchigiana abbia tutte le carte in regola per figurare degnamente sul cemento americano. Arrivata al quarto turno nel 2013, la Giorgi ha poi trovato per sette anni di fila uno scoglio insormontabile nel secondo turno. Anche stavolta la sorte non è stata benevola con Camila, riservandole un’avversaria di secondo turno particolarmente ostica, Madison Keys. Dopo un inizio tutt’altro che felice, la marchigiana è risalita dall’1/4, insidiando il primo parziale alla rivale. Nel secondo set partenza sprint di Camila, reazione della statunitense, ma finale tutto dell’italiana e decisione del match al terzo set. Nel parziale decisivo la Giorgi, giocando un gran tennis, è filata dritta fino al 5/2, per poi fallire al nono gioco, con il servizio a disposizione, l’opportunità di chiudere il match. Si è arrivati così al super-tiebreak, e in questo contesto Madison Keys ha fatto la voce grossa, comandando fin dall’avvio su una Camila probabilmente condizionata dal vantaggio dilapidato. Ha invece superato il secondo turno del tabellone maschile Matteo Berrettini, che opposto a Grenier ha dovuto incassare un imprevedibile ko nel primo parziale. Con un servizio ancora troppo intermittente, Matteo ha comunque raddrizzato la barra a partire dal secondo set, vinto in scioltezza. Di nuovo tanto equilibrio però nel terzo e nel quarto set, con Berrettini capace di gestire al meglio i punti decisivi, sia pure senza entusiasmare. Esame superato, ma in vista dei prossimi turni c’è da migliorare sensibilmente. Oggi tornano in campo altri tre nostri rappresentanti, per cercare di raggiungere Berrettini ai sedicesimi. Compiti sulla carta agevoli per Sinner e Musetti. Il tennista altoatesino dovrà vedersela con Cristpher Eubanks, che nel primo turno ha superato in modo convincete Pedro Martinez, ma che non sembra avere le armi per battagliare alla pari con Sinner. È una buona occasione per tacitare le critiche piovute su Jannik dopo un primo turno non del tutto convincente. Ancor meno elevato l’ostacolo che si parerà dinanzi a Musetti: l’olandese Gijs Brower è infatti un autentico “carneade” del circuito: ventiseienne, ha nel ranking 181 il suo best e rappresenta un avversario ideale per un trentaduesimo di un Major. Di ben altro calibro l’avversario di Fabio Fognini, che per la diciottesima volta in carriera se la vedrà con Rafa Nadal: 13/4 per il maiorchino il bilancio dei confronti diretti, con una sola vittoria di Fabio nelle gare sul veloce. Il vantaggio del ligure sarà quello di non aver nulla da perdere, ma è ovvio che il pronostico vada nella direzione dello spagnolo, vincitore di 22 Major, e tenacemente a caccia del 23esimo.

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