Si sono viste due partite: nella prima, durata poco meno di due ore, Sinner ha subito quattro break, ha collezionato un numero record di errori gratuiti ed ha faticato in modo palese a trovare le consuete accelerazioni. Nella seconda, l’esterrefatto e muscolato ungherese Fucsovic ha chiesto al dio del tennis un ombrello speciale, che potesse almeno in parte ripararlo dalla pioggia di colpi che lo ha investito in ogni angolo del campo. C’erano tre precedenti tra Sinner e Fucsovic, ed il dato un po’ inquietante erano le due vittorie del magiaro negli slam: un 3/0 a Melbourne e un 3/1 a Wimbledon. Alla luce di quel che si era visto nei primi due turni di questi Australian Open 2023, Jannik partiva però largamente favorito. Forse condizionato dai precedenti non favorevoli, forse schiacciato dalle aspettative, sue e del suo entourage, il campioncino di San Candido ha giocato per due ore con il freno a mano. Dall’altra parte Fucsovic, sorpreso da tanta generosità, faceva il suo e, nonostante due break accusati, uno per set, portava a casa piuttosto agevolmente i primi due parziali, con un doppio 6/4. A Sinner i fantasmi del precedente australiano saranno apparsi in tutta la loro ingombrante consistenza, visto che c’era assoluta coincidenza di punteggio.
Il giovin Jannik dopo il doppio 6/4 naufragó senza appello, questo più maturo ha avuto una reazione ben diversa. La… seconda partita è iniziata infatti grazie al break del secondo gioco, confermato un po’ a fatica nel successivo. Trovatosi sul 3/0, Sinner è tornato quello dei primi due turni: attento, concentrato nell’esecuzione degli schemi e poco incline a concedere alcunché. Fucsovic non è riuscito a trovare le contromisure e si è lasciato trascinare in un braccio di ferro dall’esito scontato. La diversa attitudine a gestire i ritmi forsennati è emersa in tutta la sua evidenza e il buon Marton ha iniziato ad andare fuori giri di frequente, specie col dritto, che nei primi due set era stato fedele compagno di scorribande. Evitato a malapena il “bagel”, il nativo di Niyregjhaza ha avuto l’ultimo sussulto e, favorito da un nastro davvero malandrino, si è portato 2/0 a inizio quarto set. Da quel momento in poi, però, un Sinner implacabile ha messo in fila 12 giochi a 0, costringendo Fucsovic a fare il “tergicristallo”. Distanze siderali tra i due giocatori in campo, e risultato mai più in discussione.
AUSTRALIAN OPEN, AGLI OTTAVI SARÀ SFIDA CON TSITSIPAS
Non ha faticato più di tanto Stefanos Tsitsipas, che sarà avversario di Sinner agli ottavi, nella riedizione della sfida che nel 2022 valeva i quarti. Opposto a Griekspor, il talentuoso greco ha vinto in modo netto, rischiando qualcosa solo nel secondo set, chiuso vittoriosamente al tiebreak. È evidente che contro il greco Jannik non potrà concedere bonus, se non vorrà trovarsi anzitempo e mestamente in spogliatoio. Anche la quinta giornata degli AO ha avuto il suo risultato a sorpresa: lo ha colto il ceco Lehecka ai danni di Cameron Norrie, che pure faticosamente si era portato a condurre per due set a uno. Il travolgente finale del giovane di Mlada Boleslav ha scritto il punteggio e gli ha regalato un ottavo contro Aliassime, senza nulla da perdere e con tanta voglia di provare a far partita. Viaggiano come missili invece alcune delle grandi favorite del torneo australiano: Swiatek, Gauff, Krejchikova e Pegula hanno infatti travolto le rispettive avversarie in vere e proprie partite lampo. Autorevole anche Ostapenko, ancora alla ricerca della regolarità grazie alla quale, appena ventenne, stupì il mondo nel 2017. Kozlova sta ancora cercando di capire come le si potesse opporre, ma purtroppo per la lettone queste recite sontuose sono ora l’eccezione e non già la regola.
