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Australian Open, Sinner sfiora la perfezione, Nadal si arrende agli acciacchi e a McDonald

Roberto Mercaldo
Avanza Lucrezia Stefanini, brava a battere in tre set Tatjana Maria, fuori Bronzetti
Gennaio 18, 2023
Jannik Sinner

Pioggia torrenziale su Melbourne nella prime ore della terza giornata degli Australian Open, e programma portato avanti non senza affanni nelle ore del tardo pomeriggio (mattinata italiana). Forse ispirato dal clima, Jannik Sinner, impegnato su uno dei tre campi coperti contro l’argentino Etcheverry, ha scagliato lampi e… missili nell’altra metà campo.

Pur tenendo conto del valore non eccelso dell’avversario, non si va distanti dal vero se si afferma che sia una delle migliori prestazioni di sempre dell’ altoatesino: variazioni continue, terrificanti lungo linea di rovescio e di dritto, smorzate e volée incisive. Ancora migliorabile il servizio, specie per la percentuale di prime palle. Però se non è la perfezione, le somiglia.

Jannik non ha concesso una sola palla break nei tre set di un confronto durato poco meno di due ore. L’argentino, viste le difficoltà palesate nel reggere il ritmo forsennato di Sinner, ha giocato la carta della disperazione, provando a tirare a tutto braccio, fuori da ogni logica conservativa, ma nemmeno così è riuscito a scardinare le difese di Sinner, che è puntualmente passato al contrattacco, raggiungendo velocità supersoniche. In quasi tutti i game al servizio il campioncino di San Candido ha concesso meno di due punti all’avversario, mentre sulle palle break a propria disposizione è stato implacabile: 5 su 5! Vagnozzi e Cahill in tribuna hanno trattenuto a stento la soddisfazione per la sontuosa recita del loro allievo. Il torneo è ancora lungo, ma se questo sarà il livello di Sinner, le ambizioni poggeranno su una base solidissima.

AUSTRALIAN OPEN, LA CADUTA DI RAFA: IL RE È STANCO

Ha perso lo scettro già al secondo turno il campione in carica degli AO, il sempiterno Rafa Nadal. Opposto a McDonald, discreto interprete delle superfici veloci, il maiorchino ha dovuto fare i conti una volta di più con i malanni fisici che sono diventati la colonna sonora un po’ malinconica di questi ultimi anni di carriera. È rimasto stoicamente in campo, cercando di essere più forte del dolore, ma ha finito col pagar dazio a una condizione precaria. Significativo che a fine match l’americano non abbia nemmeno esultato, un segno di rispetto per il dramma sportivo del campione spagnolo. Si è invece salvato per il rotto della cuffia Felix Aliassime, che ha risolto gli enigmi di Molcan con due set di ritardo. Il canadese ha ritrovato incisività al servizio, per dirla con Dan Peterson, poco prima che scappassero i buoi dal recinto. Mettendo in fila tre set, ha ribaltato un verdetto che sarebbe stato clamoroso.

BRONZETTI E STEFANINI, CHE BATTAGLIE!

Due ragazze italiane dovevano ancora disputare le loro gare di primo turno. Per entrambe avversarie tedesche, Siegemund per Lucia Bronzetti e Maria per Lucrezia Stefanini. Le sfide si sono concluse al terzo set, con esito differente. Stefanini ha colto il più importante successo della propria carriera, rimontando l’eclettica Maria, fantasiosa e incisiva, ma meno mobile di quanto presupporrebbe il suo piano di gioco. Bravissima la nostra portacolori a non scoraggiarsi dopo aver dilapidato un vantaggio consistente nel secondo set. Raggiunta sul 5 pari da un repentino 5/1, ha recuperato energie e tranquillità per chiudere vittoriosamente il secondo.

Nel terzo, dopo un iniziale 1/3, ha definitivamente chiuso i conti, esprimendo un buon tennis ed evidenziando grandi doti tattiche. È andata decisamente meno bene a Lucia Bronzetti, che pure aveva giocato un primo set da applausi contro Siegemund. Nel secondo parziale, la riminese è risalita fino al 4 pari, dopo il break accusato in avvio, ma poi ha smarrito la chiave per neutralizzare le bordate da fondo della tedesca. Nel terzo sembrava che Lucia avesse ritrovato colpi e convinzione per chiuderla, ma dopo un medical time out e una sosta negli spogliatoi, la tennista di Filderstadt ha cambiato marcia, guadagnandosi il secondo turno. Ha perso Fognini, ma c’era solo da verbalizzare il punteggio del terzo set.

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