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Australian Open, Sinner e la maledizione del quinto set: addio sogni di gloria

Roberto Mercaldo
Perde anche Rune, battuto al quinto dal tenace Rublev. Tra le donne fuori Swiatek e Gauff
Gennaio 23, 2023
Jannik Sinner

Ottavi amari per Jannik Sinner, costretto a vivere un’altra giornata di “quasi gloria”. È la terza della sua giovane carriera, e si spera non diventi una spiacevole abitudine. Dopo gli epiloghi amari del quinto set di Wimbledon con Djokovic e di quello agli Australian Open con Alcaraz, è arrivato un altro finale deludente. La chiave di lettura della rimonta incompiuta con Tsitsipas è nellle palle break, conquistate in abbondanza e tradotte di rado.

Sinner ha avuto ben 24 opportunità di strappare il servizio al suo avversario, mettendone a frutto solo 4. In specie nei primi due set queste possibilità non sfruttate hanno pesato in modo determinante, perché il greco al contrario è stato implacabile quando ha avuto le sue opportunità. Il doppio 6/4 che ha mandato in archivio i primi due set è stato punitivo e non troppo fedele a quel che si è visto in campo, perché Jannik ha risposto molto bene ed ha comandato, come del resto era nelle previsioni, nella diagonale del rovescio. La differenza è stata tutta nella capacità di gestire i momenti cruciali. A partire dal terzo set, però, Jannik ha giocato in modo più incisivo, picchiando la palla con più convinzione e variando di continuo. Tsitsipas, per suo conto sceso nelle percentuali di prime ed anche più falloso da fondo, è stato in balia del nostro giocatore e solo grazie all’esperienza e alle palle break cancellate è riuscito a non farsi travolgere, cedendo terzo e quarto con punteggi “normali”.

L’inerzia del match era tutta dalla parte di Sinner, ma nel quinto set d’improvviso il greco ha ripreso a servire prime con percentuali mostruose, addirittura intorno al 90%. L’altoatesino ha superato un primo momento di difficoltà nel quarto gioco, risalendo da 0/40, ma poi nel sesto ha dovuto affrontare un’analoga situazione e stavolta a 30 ha ceduto il servizio, concedendo il break che ha deciso il match. Se si pone mente a quanto era accaduto lo scorso anno, con Tsitsipas vittorioso in tre set senza concedere una sola palla break a Jannik, la crescita del ragazzo di San Candido è palese e confortante. Resta però l’amarezza per l’ennesima occasione svanita e per questo limbo che continua ad avvolgere il nostro campione senza concedergli eccezioni. A 21 anni e mezzo però la constatazione altrettanto evidente è che il tempo c’è.

LA CADUTA DELLE DEE, FUORI SWIATEK E GAUFF

La prima giornata degli ottavi era stata sorprendente soprattutto per il torneo femminile, con la testa di serie numero 1, Swiatek, battuta in due set. Ad estrometterla dal torneo Elena Rybakina, non certo una sconosciuta, visto che ha vinto a Wimbledon nello scorso giugno. Era però convincimento comune tra gli addetti ai lavori che Iga potesse superare senza danni lo scoglio kazako. Stupore ha destato anche l’uscita di “Coco” Gauff, battuta dalla rediviva Ostapenko. Da ragazzina prodigio a mina vagante del circuito, la lettone ha ribadito che quando è in giornata può essere letale per chiunque. Contro pronostico anche il successo di Magda Linette su una Caroline Garcia annunciata in gran forma. Avanzano Sabakenka, Pliskova e Azarenka, ma ad arginare l’ondata dell’est Europa resta salda e coriacea la statunitense Jessica Pegula.

AUSTRALIAN OPEN: I QUARTI MASCHILI TRA CONFERME E SORPRESE

Tornando ai maschietti, va detto che ci sarà un quarto davvero sorprendente, tra Shelton e Paul. Superando Wolf e Bautista Agut negli ottavi meno nobili della rassegna australiana, i due statunitensi si sono guadagnati la chance della vita. Uno di loro sarà semifinalista di uno slam, un risultato forse non replicabile, ma di assoluto prestigio. Sorprendente anche il quarto della parte alta, Korda-Khachanov, perché anche lì erano più attesi altri protagonisti, smarritisi per strada con più o meno clamore. Pronostici rispettati per Djokovic e Rublev, almeno in relazione alla testa di serie assegnata, perché in realtà Rune, sconfitto al quinto dal russo, godeva della preferenza nella considerazione dei più. Quanto a Tsitsipas, avrà consistenti possibilità di raggiungere la prima finale Major sul veloce, dovendo confrontarsi con Lehecka e poi, nell’eventuale semifinale, col vincente di Korda-Khachanov. Da stanotte il via ai quarti degli Australian Open e la parola al campo.

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