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Attenti al gatto russo. Può essere più pericoloso dell’orso delle steppe

Alberto Fraja
D’altro canto è noto che i felini adorano il loro zar che li rimpinza di crocchette, di mousse di pollo e patè. Ovvio che di rinnegarlo non ci pensano.
Marzo 6, 2022

Qui non si tratta di decidere se Zelensky è buono o cattivo, qui si tratta di chiarire a Putin e a tutti gli altri che nel mondo hanno pieno disprezzo per la democrazia che non c’è spazio per colpi di Stato per via militare dentro l’Europa.

Ue e Usa debbono garantire la sopravvivenza sua e del suo governo, a ogni costo. Verrà il tempo dei ragionamenti strategici di lungo periodo, delle riflessioni intorno all’espansione ad est della Nato, degli sforzi per tenere la Russia nell’orbita europea senza regalarla ad un’alleanza organica con la Cina. E per ora, almeno apparentemente, l’unica strada per raffreddare i bollori di Blad the Mad sono le sanzioni. Sforzandosi, tuttavia, di non cadere nel ridicolo. Come nel caso della dichiarazione al bando planetario del gatto russo. La cui pericolosità è paragonata agli atleti paraolimpici e al noto terrorista Dostoevskij.
Credete che qui si stia celiando? Niente affatto.

Di seguito il documento ufficiale diffuso nei giorni scorsi con tanto di timbri dalla Federazione Felina Internazionale: “Nessun gatto nato in Russia può essere importato e registrato – scrive la Fe.Fe. per poi aggiungere – “Nessun gatto che vive in Russia può partecipare a esibizioni all’estero”. Da segnalare che Fe.Fe. non è un’associazione di gattare ma un organismo che raggruma quarantadue organismi pro felini ed è membro fondatore del World Cat Congress. Pare che la decisione ferma e irrevocabile di Fe.Fe. abbia già messo Putin e l’Armata Russa con le spalle al muro.

Attenti al gatto russo. Fa più male lui dell’orso delle steppe. Lotta al felino caro al Cremlino. Eppoi è noto: quando il gatto si lecca e si sfrega le orecchie con la zampina, pioveranno bombe prima che sia mattina. Ora non resta che aspettare un altro passo ancora più incisivo: la distruzione di tutte le copie degli Aristogatti in cirillico.
D’altro canto è noto che i felini adorano il loro zar che li rimpinza di crocchette, di mousse di pollo e patè. Ovvio che di rinnegarlo non ci pensano punto. Manco un miao di dissenso. Manco un impegno a cessare le fusa. Non dire Putin se non ce l’hai nel sacco. Quando si tratta di far bischerate noi occidentali non scherziam mica.

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