“Le indagini sono in corso con riferimento a temi investigativi diversi e complessi che concernono, in generale, l’impiego dei fondi erogati, i rapporti con l’erario, i rapporti con i dipendenti, i soggetti coinvolti.
Gli accertamenti provengono da notizie e comunicazioni pervenute da una pluralità di fonti, di natura pubblica e privata, e si articolano attraverso il dovuto rigoroso vaglio ed approfondimento di ogni notizia e comunicazione”.
E’ quanto chiarisce in una nota la procura di Latina, sull’inchiesta che vede indagata Marie Therese Mukamitsindo, suocera del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Aboubakar Soumahoro. L’indagine riguarda la gestione di due coop che si occupano di migranti in provincia di Latina.
GLI ERRORI AMMESSI IN TV
In attesa degli sviluppi di una vicenda tutta da chiarire in cui crescono accuse e diffidenze, arriva il contraccolpo politico del caso che ha travolto il parlamentare paladino dei braccianti, che si è autosospeso dal gruppo Verdi-SI. “Mi sono autosospeso perché credo fermamente nei valori dell’integrità – ha spiegato lui stesso -, ma anche per rispetto e tutela della storia che mi porta qui, che non è solo la mia ma di tante migliaia di persone. Per questo sono giunto a questa decisione”.
In un’intervista a Piazzapulita, Soumahoro ha poi detto di essersi pentito del video in lacrime diffuso sui social. “Non farei mai più quel video, è stata una debolezza – ha sottolineato – Vorrei chiedere scusa a tutte le persone che conoscono me, Aboubakar, per quelle lacrime”. La decisione dell’autosospensione del deputato è stata annunciata in giornata dai suoi leader di partito: “Con la massima libertà, Aboubakar Soumahoro ci ha comunicato la decisione di autosospendersi dal gruppo parlamentare”, hanno scritto in una nota Bonelli, Fratoianni e Zanella dopo un incontro: è una scelta che viene rispettata, “seppur non dovuta”, hanno spiegato dicendosi “fiduciosi, considerato quanto riferitoci, che la vicenda possa essere chiarita in tempi rapidi e senza alcuna ombra”.
L’intenzione del deputato di origini ivoriane sarebbe quella di chiarire e di “rispondere punto su punto e nel merito alle contestazioni giornalistiche, ribadendo la sua assoluta estraneità alle vicende”. Tra le polemiche però sono finiti anche la stessa dirigenza del suo partito, accusata di non aver ben ponderato la scelta del parlamentare alle ultime elezioni politiche, entrato con piglio combattivo a Montecitorio, indossando stivali da bracciante il 13 ottobre, e adesso invece travolto da inchieste mediatiche.