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Stallo sulla procedura d’infrazione per i rifiuti di Roma. E all’orizzonte si profila una Hydrogen Valley a Malagrotta

Marco Battistini
Luglio 4, 2023

L’Europa dice no. Niente documenti al Comitato contro l’inceneritore a Santa Palomba sul carteggio in corso tra Bruxelles e il governo italiano nell’ambito dell’Eu Pilot (procedura di pre infrazione) aperto nel nel 2019, relativo alla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio e in cui da marzo scorso l’Italia, attraverso la struttura di missione per le procedure di infrazione, ha “raccontato” della novità dell’inceneritore da 600mila tonnellate a Santa Palomba, rispondendo ad alcune domande avanzate dalla direzione generale Ambiente della Commissione Europa. Le ragioni del no, motivate con lettera dalla direttrice Florika Fink-Hooijer, ad Alessandro Lepidini, il presidente del comitato che aveva chiesto l’accesso a tutti i documenti amministrativi e correlati alla procedura Eu Pilot 9541/2019, compresi nel periodo 1 agosto-22 giugno 2023 e in particolare la risposta dell’Europa alla comunicazione inviata dalle autorità italiane dellO scorso 21 marzo. La “disclosure” di queste carte potrebbe compromettere secondo l’Ue una chiusura positiva dell’Eu Pilot senza che questo si trasformi in procedura di infrazione.

UN NUOVO IMPIANTO ALL’ORIZZONTE

Per il momento non viene fatta alcuna menzione del progetto della società Maire Tecnimont di realizzazione a Malagrotta di una hydrogen valley che trasformerà in idrogeno circolare e carburanti sintetici 200mila tonnellate di rifiuti secchi non altrimenti recuperabili a valle della raccolta differenziata. Il progetto non è ancora stato presentato al commissario Gualtieri, che fino al 2026 avrà i poteri decisionali su tutti gli impianti di rifiuti che serviranno a Roma per acquisire la sua autosufficienza gestionale, e si vocifera ci sia un problema di vincoli sull’area scelta. Tuttavia, c’è la certezza che questo impianto (che gode di un finanziamento europeo di 194 milioni di euro) verrà realizzato entro il 2027 (data comunicata lo scorso anno da Maire Tecnimont), tanto che la scorsa settimana Q8 e Maire Tecnimont hanno presentato la prima stazione di rifornimento di idrogeno circolare per mezzi di trasporto pubblici e privati sulla via Ardeatina. Un evento a inviti dove sono intervenuti, tra gli altri, il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patané. Questo impianto svolgerà, a differenza dell’inceneritore da 600mila tonnellate, un’operazione di riciclo chimico dei rifiuti, tuttavia si servirà in parte dello stesso “carburante” dell’inceneritore, cioé i rifiuti non riciclabili, e al pari dell’inceneritore potrebbe processare anche l’indifferenziato seppur con una resa di processo meno performante. Insomma, per alimentare i due impianti Roma avrebbe bisogno di 800mila tonnellate di rifiuti non riciclabili e bisognerà capire come una montagna di immondizia di questo tipo si sposi con gli obiettivi di differenziata e riciclo che Roma si è data nel suo piano, considerando che nel 2030 la Capitale conta di produrre 1.550.000 tonnellate di rifiuti raggiungendo il 65% di raccolta differenziata.

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