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Screening oncologici: i dati dell’Asl sulle adesioni

Marco Battistini
La Asl di Latina ha avviato una nuova fase dei programmi di screening oncologico, che permettono di individuare precocemente patologie neoplastiche in tutta la popolazione in età giudicata a rischio.
Novembre 15, 2022

L’Asl di Latina, in accordo con le indicazioni della Regione Lazio, ha avviato una nuova fase dei programmi di screening oncologico, che permettono di individuare precocemente patologie neoplastiche in tutta la popolazione in età giudicata a rischio, e procedere tempestivamente con maggiori possibilità di cura ed interventi meno invasivi.
“Nella popolazione pontina l’adesione allo screening, nell’ultimo periodo, ha fatto registrare una deflessione in termini numerici, per cui l’Azienda sta promuovendo iniziative atte ad incentivare il ricorso a tali programmi. Al fine di sensibilizzare la popolazione verso una maggiore adesione è stato attivato un percorso informatizzato che prevede l’invio ad ogni cittadino nella fascia di screening, di un SMS sul cellulare, con l’invito ad aderire al programma stesso mediante l’attivazione di un link di prenotazione” ha dichiarato Silvia Cavalli.

Ad oggi in generale, con il potenziamento del servizio, la Asl sullo screening mammografico è in grado di eseguire il numero di mammografie effettivamente richiesto dal territorio. Per quanto riguarda poi lo screening del colon retto da alcuni mesi si conta di elevare il servizio agli stessi livelli nel 2023. Quest’ultima campagna intanto da alcuni anni funziona con il sostegno attivo delle farmacie, circa il 60% quelle aderenti in tutta la provincia, presso le quali si può ritirare e poi riconsegnare il kit.

I DATI DEGLI SCREENING

Per quanto concerne i numeri statistici, occorre dire che sono stati presi in considerazione gli screening per il tumore al seno, alla cervice uterina e al colon retto. Nel primo caso, nell’anno 2020, la Asl aveva raggiunto un’estensione (cioè una percentuale di chiamate, lettere e inviti) pari a poco più del 60% della popolazione target e la risposta era stata del 29,50%; nel secondo sul 90% di estensione si era raggiunta una copertura del 35%; mentre nel caso del colon retto la campagna, che procede anche in stretta collaborazione con le farmacie del territorio, aveva superato il 100% di estensione e ottenuto una copertura di screening pari al 28,80%. Tutti e tre i dati superano di molti punti le percentuali raggiunte dal Lazio. Nel 2021 alcuni dati migliorano, altri appaiono invece in lieve flessione: la copertura degli screening della cervice uterine scende dal 35% al 32,60,  ma aumenta fino al 35,20% quella della mammella. Nei primi 9 mesi del 2022 invece la Asl ha già raggiunto il 91% della popolazione target per l’esame del seno con il  31,90% di adesioni; per la cervice uterina invece l’adesione è attualmente al 23,30% e crolla al 10,30% nel caso dello screening al colon retto. Ma la proiezione, entro fine anno, è di ottenere rispettivamente nel coperture del 35%, del 25% e del 25%. 

FARMACISTI IN PRIMA LINEA

Il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti provinciale, Roberto Pennacchio ha sottolineato: “Questa progettualità rappresenta da cinque anni il fiore all’occhiello per la provincia di Latina, in ambito regionale il nostro territorio è stato il primo a sposare il progetto di prevenzione della patologia tumorale del colon-retto. Dal 2017 viene data la possibilità alla popolazione tra i 50 e 74 anni di avere accesso alla prevenzione totalmente gratuita grazie alla capillarità sul territorio garantita dalle farmacie. Un ringraziamento va alle farmacie del territorio e all’azienda sanitaria che hanno permesso in questi cinque anni di raggiungere risultati importanti in materia di prevenzione”.
“Il bilancio dei primi due anni di screening è stato soddisfacente, poi nei due anni di pandemia, inevitabilmente, si è verificata una pausa. Ora siamo in fase di ripresa contenuta. E adesso siamo convinti della necessità di fornire maggiore visibilità alla diagnosi precoce del colon-retto perché la diagnosi precoce può salvare la vita. Adesso il cittadino, anche se non ha ricevuto comunicazioni dalla Asl, può recarsi direttamente in farmacia così da venir inserito in piattaforma e, poi, gli viene consegnato il kit per il prelievo”- ha dichiarato il Presidente di Federfarma Latina, Salvatore Farina.
“Voglio ringraziare l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma di Latina per questa importantissima collaborazione per lo screening del colon retto”, è stato il commento finale del Direttore Generale Silvia Cavalli.

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