“Le acque del litorale pontino sono balneabili. L’aspetto torbido e la presenza di schiuma in alcuni tratti sono dovuti semplicemente a un fenomeno naturale, legato alla presenza di alghe, che non comporta alcun rischio per la salute pubblica”. Lo dichiara l’assessore all’Ambiente e allo Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo in merito a numerose segnalazioni arrivate da gran parte del territorio pontino.
L’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio, ha avviato un campionamento straordinario del litorale pontino con il supporto della Guardia Costiera. I rilievi svolti dall’Arpa Lazio, guidata dal commissario Tommaso Aureli, hanno interessato tre punti: la zona di Latina-Sabaudia-Terracina e San Felice, quella di Fondi-Sperlonga-Itri-Gaeta nord e quella di Gaeta sud-Formia-Minturno.
“Arpa Lazio ci informa – continua Palazzo – che i risultati delle analisi microbiologiche mostrano valori conformi ai limiti previsti dall’Allegato A del DM 30.03.2010 in tutti i campioni prelevati. Ciò significa che le acque del litorale non sono inquinate. Quello che vediamo in alcuni tratti, una schiuma biancastra, non è altro che una particolare concentrazione fitoplanctonica, ossia alghe microscopiche”, precisa l’assessore Palazzo che continua rassicurando i centinaia di turisti in visita nelle spiagge pontine: “Si tratta di un fenomeno che si verifica naturalmente dalla tarda primavera fino all’inizio dell’inverno, dovuto principalmente al caldo e alla disponibilità di nutrienti, come azoto e fosforo, nelle acque marine. Lo stesso fenomeno che è probabilmente responsabile delle colorazioni anomale in mare dovute soprattutto alla fioritura algale di alcune specie particolari”.