Gualtieri vuole “cambiamenti profondi” nella gestione dei rifiuti di Roma, per superare “criticità e irregolarità gravi”. Il giorno chiave dovrebbe essere oggi, quando si riunirà il Consiglio d’amministrazione dell’azienda capitolina della nettezza urbana. Ordine del giorno, punto uno: “revoca e conferimento di incarichi dirigenziali”. Che in altre parole, secondo quando ormai pare assodato, dovrebbe tradursi nell’addio del direttore generale Andrea Bossola con la contestuale nomina di un nuovo dirigente, selezionato in una rosa di figure manageriali di livello.
“Dobbiamo andare avanti nel progetto di miglioramento, non crediamo alle sirene di chi dice che sarebbe più facile una gestione privata”, diceva ieri il primo cittadino di fronte alla platea del Pd Roma. Perché la gestione dei rifiuti, oltre che far inviperire i cittadini, è anche un tema caldo nella maggioranza che governa la città, e che specie a livello municipale raccoglie l’ira dei cittadini, furiosi per i cumuli di spazzatura attorno ai cassonetti. Ed è ovviamente anche tema di attacco quotidiano da parte dell’opposizione. Cambiare i dirigenti non basta, ha sostenuto Fratelli d’Italia in un conferenza stampa: “Si vuole cambiare il dg, sempre tramite una società esterna di tagliatori di teste – ha affermato il capogruppo Giovanni Quarzo – Ma anche se scegliamo Mandrake, se l’organizzazione e la pianificazione della raccolta non vengono fatte in modo adeguato, la situazione non si risolve”. “Non ci sono mezzi. Non c’è personale. Non ci sono impianti – ha aggiunto il consigliere Federico Rocca – C’è una emergenza sanitaria. L’Ama di zona è scomparsa. E anche il porta a porta è saltato”. Bersaglio del gruppo meloniano è però anche il fulcro della strategia a medio-lungo termine del sindaco Gualtieri, cioè il termovalorizzatore, “in stile Acerra, una tecnologia di 25 anni fa”. Da cui la proposta di un altro tipo di impianti industriali, come “un gassificatore e un dissociatore molecolare”. “Roma doveva essere come un borgo del Trentino – ha ricordato Rachele Mussolini – e invece ora l’immondizia è il biglietto da visita della città”.
RIFIUTI DA RIMUOVERE
Intanto si procede con la rimozione delle mille tonnellate di rifiuti che ad Ama risultavano rimaste in strada domenica scorsa. Secondo quanto si apprende dall’assessorato, la situazione sarebbe generalmente in miglioramento, sebbene si registrino ancora delle criticità in alcune parti dei Municipi XI, XII, e in alcune zone del IX, XIV e XV. Il V e il VI sarebbero invece in graduale recupero. In campo sono scese anche le cosiddette ‘casse ragno’, cioè i mezzi per recuperare i cumuli di spazzatura da terra con un braccio prensile e non a mano, sotto il sole, come denunciato giorni fa anche dalla Cgil. Un aspetto che non è sfuggito al sindaco: “Noi non ci rassegnamo a che questa non sia una città normale – ha detto – con gli impianti e i mezzi di cui ha bisogno, e vogliamo ringraziare i lavoratori che in questo caso si prendono le responsabilità di certi dirigenti e stanno a 40 gradi a raccogliere con le mani l’immondizia”. Un mestiere faticoso, che però a quanto pare non scoraggia i giovani: secondo quanto riporta il Corriere della Sera, sono state ben 2.300 le domande arrivate in Ama per 100 posti a bando per apprendista spazzino (18-29 anni), nell’ambito del turn over del personale aziendale.