“Abbiamo avuto una crisi grave scoppiata a maggio dalla quale stiamo uscendo in maniera graduale. Venerdì annunceremo, in una conferenza stampa, il piano di uscita da questa emergenza”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo a In Onda su La7, parlando della questione rifiuti nella Capitale. “Ho chiesto scusa ai cittadini, la situazione è inaccettabile. Per accelerare il recupero ho deciso di nominare un nuovo direttore generale di Ama. Venerdì diremo ai cittadini le date del piano di Ama per uscire da questa emergenza in una conferenza”. “Abbiamo avuto una crisi molto grave che ha interrotto in alcune zone un percorso di miglioramento che era in corso – ha affermato – paghiamo un sacco di soldi perché portiamo rifiuti fuori regione e in mezza Europa fino a che non avremo gli impianti”. La crisi dei rifiuti del mese di maggio, come ha ricordato Gualtieri, è esplosa “insieme con il problema della flotta” che è “vecchia” ma per la quale c’era una “gestione della manutenzione che era scandalosa” e per la quale “è in corso anche una indagine della magistratura”.
LA STRATEGIA DI AMA
Il nuovo dg Alessandro Filippi, ennesimo manager chiamato a prendere il timone della municipalizzata dei rifiuti, ha bene in mente come evitare una nuova crisi della spazzatura. “Stiamo lavorando per far tornare alla normalità la raccolta e lo svuotamento dei cassonetti”, ha spiegato Filippi puntualizzando il percorso per rendere più efficiente la gestione ordinaria della municipalizzata dei rifiuti. Filippi ha affermato di voler utilizzare “strumenti digitali”. Potrebbero consentire una “rilettura delle modalità di erogazione dei servizi durante la settimana, in accordo col sindacato”, oltre a una revisione del piano industriale recentemente varato dal consiglio di amministrazione di Ama. E gli impianti? “Sugli impianti non abbiamo difficoltà di conferimenti. La disponibilità di spazi, anche per la pluralità degli interlocutori, non ci desta preoccupazione”. Per tornare a pieno regime è necessario “il pieno impiego delle officine interne e l’attenzione a quelle esterne per il recupero dei mezzi”. L’alto dirigente individua questa priorità mentre non avverte criticità sul conferimento finale dei rifiuti ormai in sicurezza per una pluralità di soluzioni fornite da operatori terzi. Anche la trasparenza e la misurabilità completa del lavoro sulla filiera complessiva gestita da Ama sono stati oggetto delle domande dei commissari.