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Premi alla Polizia Locale, ma la Regione snobba Roma. Ira dei ‘fischietti’ e censura dell’Ugl

Cesidio Vano
Circa 6.000 gli agenti e i dirigenti in servizio presso Roma Polizia Capitale eppure per nessuno di loro è scattato il riconoscimento per il lavoro fatto durante l’emergenza Covid.
Novembre 29, 2022
Foto Daniele Leone / LaPresse Cronaca Roma 15.05.2014 Partita lunedì 12 maggio l'operazione «Andate piano»,promossa dalla Polizia di Roma capitale e finalizzata al controllo del rispetto dei limiti di velocità sulle strade di Roma. L'iniziativa prevede che 7 unità mobili con autovelox si muovano per le varie zone della città per effettuare controlli sull'alta velocità ed elevare sanzioni. Le strade più battute saranno quelle ad alto scorrimento e le squadre dei vigili si muoveranno sia di giorno che di notte. Nella foto controlli a ponte Flaminio, direzione Corso di Francia

E’ il corpo di polizia locale più numeroso del Lazio. E’, ovviamente, quello di Roma Capitale. Eppure per la Regione Lazio è inesistente. Infatti, Polizia Roma Capitale è tra i corpi di polizia locale ‘dimenticati’ durante la cerimonia di premiazione delle polizie locali per l’attività che hanno svolto durante la fase acuta dell’emergenza Covid-19 che si è tenuta sabato scorso.

Dei circa 10.000 agenti di polizia locale che operano nel Lazio quelli di Roma rappresentano il 60%. Sono, infatti, circa 6.000 gli agenti e i dirigenti in servizio presso Roma Polizia Capitale eppure per nessuno di loro è scattato il riconoscimento per il lavoro fatto durante l’emergenza Covid.

Non solo, in tutto il Lazio sono stati premiati appena 45 comandi e 65 agenti in tutto. Numeri che hanno diffuso il malumore tra gli uomini in divisa a partire da quelli della Capitale, completamente dimenticati.

A rincarare la dose, è stata la sigla sindacale Ugl Lazio che ha raccolto le lamentele provenienti da vari corpi di polizia locale: troppi gli agenti e soprattutto troppo i Comuni che sono stati messi da parte.

La cerimonia di premiazione si è svolta presso la sede del Consiglio regionale alla Pisana. Il premio, infatti, come riconoscimento istituzionale alle polizie locali, in ambito comunale e provinciale, per l’impegno profuso in un contesto a rischio di contagio, anche per le note carenze dei dispositivi di protezione, in particolare nella fase iniziale, è stato voluto dal Consiglio regionale del Lazio, su iniziativa delle opposizioni.

Qualcosa, però, non è andato per il verso giusto e tra le divise non si è nascosto lo sconcerto e la rabbia. Come detto, risultano premiati solo 45 Comandi e appena 65 unità tra agenti ed ufficiali e Comandanti a fronte degli oltre 10.000 in attività, con troppi Comuni assenti ad iniziare dalla Capitale.

“Più che premiazione parlerei di umiliazione” è l’amaro commento di Sergio Fabrizi, Coordinatore Nazionale UGL-PL e Armando Valiani, Segretario Regionale UGL che proseguono all’unisono: “Qualcuno dovrà spiegare il non senso di questa scelta di un tributo a scacchiera a fronte di un lavoro svolto gomito a gomito in tutti i Comandi del Lazio, soprattutto in quelli medio piccoli dove non esiste alternanza nei servizi. È scandalosa poi l’esclusione dal riconoscimento istituzionale del Corpo della Capitale che ha garantito oltre 5.000 controlli giornalieri per tutto il periodo del lockdown. Su Roma poi va chiarito se esiste una volontà superiore a tenere il proprio Corpo di polizia ultimo in tutto, dal momento che persiste anche a non voler adottare il Regolamento regionale su gradi e distintivi a differenza di tutti i Comuni laziali”.

“Come UGL Lazio – conclude Valiani -: non possiamo che esternare il nostro disappunto sul metodo adottato dalla Regione. Il nostro obiettivo, nel sostenere l’iniziativa, era quello di concedere a tutta la polizia locale il giusto riconoscimento. Occorre dare subito alle Polizie Locali la stessa dignità delle altre Forze d’ordine, equiparando il contratto a quello degli altri Corpi deputati a garantire la sicurezza. Questo è vero e giusto riconoscimento!”.

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