Alla fine Gerardo Stefanelli ha scelto. Il nuovo capo di Gabinetto è un esponente di Azione, il partito di Carlo Calenda. Si tratta di Alessandro Cozzolino, ex consigliere comunale e segretario del Partito Democratico a Latina. Si tratta di un profilo giovane, rimasto indenne dalla crisi politica che ha travolto i dem pontini negli ultimi anni. Si è reso peraltro protagonista come capogruppo del Pd della caduta dell’amministrazione Di Giorgi nel 2015. Si chiude così il periodo di vacatio di un ruolo essenziale per l’ente. Stefanelli proprio alla fine del 2024, aveva deciso di fare a meno dei suoi principali collaboratori. Innanzitutto due componenti del suo staff: Elena Ganelli e Marco Tomeo. Ma soprattutto del braccio destro storico, il capo di gabinetto Maurizio Granata.
UOMO DI CALENDA
Cozzolino sarà di fatto il numero 2 di via Costa ed avrà un contratto a tempo determinato e a tempo pieno. La retribuzione di posizione è determinata in 5mila euro, mentre la retribuzione di risultato nella percentuale del 15%. Gli ultimi due capi di gabinetto nella provincia di Latina erano stati equiparati alla posizione di Dirigente, vale a dire 90mila euro all’anno. Meno di due anni l’approdo con Azione. Cozzolino si schierò contro il bipolarismo, scegliendo l’uomo più nuovo del versante centrista.
“Ho deciso di iscrivermi ad Azione – spiegò l’ex consigliere comunale – perché credo che oggi ci sia più che mai bisogno di una novità in campo politico che parli un linguaggio chiaro e di serietà. Che dica dei Si e dei No netti. Che metta al centro la politica e l’amministrazione a scapito del populismo e delle semplificazioni a slogan di situazioni complesse. Il bipopulismo non è in grado di proporre soluzioni di governo all’altezza e credo che questa situazione che c’è al livello nazionale sia tangibile con mano anche a livello locale dove l’alternanza di governo cittadino non ha portato purtroppo a una rinascita di Latina”.
L’INTERROGATIVO
Il dubbio sulla scelta di Stefanelli è legato all’appartenenza politica di Cozzolino. Nonostante in chiave nazionale tra Renzi e Calenda si sia consumato uno strappo definitivo, il presidente della Provincia, esponente di Italia VIva, alla fine ha scelto di farsi affiancare da un uomo proveniente da Azione. L’interrogativo che comincia a serpeggiare è legato dunque al futuro politico dell’inquilino principale di via Costa. Stefanelli starebbe forse pensando di spostarsi su Calenda?
In diversi si attendevano una nomina politica legata ad altre provenienze. In particolare si guardava a Forza Italia, il principale sponsor di Stefanelli. Ed invece dall’uovo di Pasqua il presidente dell’ente provinciale ha tirato fuori la sorpresa. E c’è chi pensa che non sarà neanche l’ultima.
