C’era grande attesa per rivedere all’opera Jannik Sinner, venti giorni dopo l’amaro quinto set contro Tsitsipas, ma l’improvviso forfait di Fucsovic ha allungato i tempi. L’altoatesino tornerà in campo domani, e non è escluso che possa trattarsi di un derby, perché ad opporsi al ventunenne di San Candido sarà il vincitore della sfida degli ottavi tra il serbo Krajinovic e Lorenzo Sonego.
In caso di successo del torinese, avremmo pertanto certamente un italiano in semifinale. Il torneo di Montpellier ha intanto perso il detentore del trofeo, il bizzoso, versatile, irascibile kazako Alexander Bublik. Il campione uscente e numero sei del seeding ha incrociato i propri destini con Barrere, francesino diligente, ma anch’egli non proprio regolarista. Ne è scaturita una partita divertente nel suo folle andamento, con regali continui all’avversario e occasioni sciupate in quantità industriale ora dall’uno, ora dall’altro giocatore.
La conclusione non poteva che essere un tiebreak del terzo set, che Bublik ha malauguratamente interpretato con tre doppi falli di fila per un repentino 0/6. Al cambio di campo, il kazako ha pensato bene d’istituire un singolare confronto con il Blanco sanremese: non già fiori, ma racchette devastate con gesti ispirati da lucida follia. Uno spettacolo davvero indegno, cui sono seguiti tre punti ben giocati da Bublik, che ha così ottenuto complessivamente 6 palle match annullate. Sul 3/6 però, è arrivato l’ultimo errore in risposta e il campione uscente ha lasciato Montpellier, non senza qualche comprensibile fischio di disapprovazione.
A CORDOBA VA AVANTI MARCO CECCHINATO
Buoni segnali dall’Argentina per Marco Cecchinato, che è da poco rientrato nei 100 ed ha tanta voglia di riavvicinare le posizioni del ranking occupate qualche anno fa.
A pagar dazio alla voglia di rivalsa del tennista siciliano è stato Facundo Bagnis, che nei precedenti tre confronti aveva sempre battuto il nostro portacolori.
Molto buono il primo set di Cecchinato, che però nel secondo si è un po’ irrigidito, cominciando a sbagliare più del dovuto. A questo punto a dare una mano a Marco è stato, suo malgrado, proprio Bagnis, che ha sprecato banalmente alcune occasioni favorevoli e si è arreso nel decisivo tiebreak.
Niente da fare invece per Luciano Darderi, che non ha dato seguito alla bella impresa compiuta contro Gaston.
Per l’italo argentino l’ostacolo Baez si è rivelato non superabile. Nel complesso Darderi non ha demeritato, ma la superiorità del brevilineo argentino è emersa lungo tutto l’arco di un match andato in archivio col punteggio di 6/3 6/4.
Non è andata bene nemmeno a Sara Errani a Linz: opposta alla tedesca Friedsam in un match tra qualificate ha pagato la maggior pesantezza di palla dell’avversaria ed ha finito col cedere piuttosto nettamente.
CHALLENGER DI TENERIFE, ITALIANI PROTAGONISTI
Sono tanti gli italiani impegnati nel Challenger di Tenerife. Ieri erano in programma ben due derby. Ne sono usciti vincitori Matteo Gigante e Francesco Maestrelli, che hanno avuto la meglio rispettivamente su Passaro e Mager.
Sono state due sfide molto combattute ed entrambe si sono decise al terzo set. Gigante, che aveva perso il primo, ha inanellato un doppio 6/2 nei successivi, mentre Maestrelli, sconfitto 11/9 al tiebreak del primo parziale, ha vinto i successivi per 6/3 6/4.
Disco verde anche per Alessandro Giannessi e Riccardo Bonadio: il primo ha sconfitto contro pronostico l’esperto Kukushkin (6/4, 0/6, 6/3), mentre al secondo sono bastati due set contro Nicolas Moreno.
Oggi toccherà a Travaglia, Brancaccio e Fonio.
