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Il Frosinone sconfitto di misura dalla Lazio: finisce 3/2 per i romani 

Roberto Mercaldo
Marzo 16, 2024

Ancora una caduta casalinga per il Frosinone, che al termine di un match pirotecnico esce dallo Stirpe battuto 3/2 dalla Lazio di Martuscello (edizione unica, da lunedì toccherà a Tudor). Anche stavolta sul piano del gioco i giallazzurri non hanno demeritato, ma resta il boccone amaro della sconfitta, l’ennesima di questo periodo disgraziato. 
LA CRONACA
Di Francesco affida a Turati la guardia dei pali, con Zortea e Lirola sulle corsie e la solita coppia centrale Okoli-Romagnoli a presidio dell’area. A centrocampo con capitan Mazzitelli ci sono Barrenechea e Brescianini, mentre il compito di offendere è affidato a Cheddira, a Soulè e a un Ciccio Gelli in posizione avanzata. 
Pronti via e il Frosinone guadagna due calci d’angolo al primo giro di lancette. Una dichiarazione d’intenti importante.  Al 5’ un cross di Gelli, dopo una bellissima azione alla mano dei canarini, viene deviato di testa da Cheddira in equilibrio precario, mentre sul secondo palo era appostato Soulé, sicuramente messo meglio.
A scaldare le mani di Mandas ci pensa Mazzitelli con un tiro a giro privo però della necessaria potenza. 
Il Frosinone occupa più o meno stabilmente la metà campo biancoceleste e su un corner, il terzo in pochi minuti, Romagnoli svetta ma senza la necessaria precisione. 
Al 13’ i giallazzurri passano meritatamente in vantaggio: Zortea dal vertice sinistro dell’area disegna un cross che trova pronto sul secondo palo Paul Lirola: colpo di testa di assoluta precisione, dove Mandas non può arrivare che con lo sguardo. 
Al 18’ Cheddira, spalle alla porta, chiede troppo alle sue capacità acrobatiche e tenta una molto improbabile rovesciata, con pallone che sorvola di un bel po’ la traversa. 
Ancora Frosinone arrembante, stavolta sul fronte destro dell’attacco, con Cheddira che conclude però in malo modo dal centro dell’area di rigore. La replica della Lazio è affidata a Immobile, che da posizione defilata non centra i pali della porta ciociara. 
Davvero clamorosa l’occasione sciupata da Gelli al 35’: il numero 14 giallazzurro da due passi non riesce a spingere in gol.  E la spietata legge del calcio trova pronta applicazione un minuto più tardi, quando Zaccagni imbeccato da Guendouzi trova lo spiraglio giusto per battere Turati. 
Sullo slancio la Lazio insiste e va persino vicina al sorpasso, quando Immobile calcia da dentro l’area trovando però Turati pronto all’opposizione in tuffo. 
Al 2’ dei tre minuti di recupero una bella ripartenza del Frosinone orchestrata da Brescianini consente a Soulé di mettere in profondità per Lirola, ma stavolta il tiro dell’ex Sassuolo non è preciso e si va al riposo sull’1-1.
LA RIPRESA
Il primo tentativo della seconda frazione porta la firma di Soulè, che col destro cerca di sorprendere Mandas, la cui presa alta è però tranquilla. 
Martuscello opera due sostituzioni e proprio il nuovo entrato Castellanos, su calcio di punizione dalla tre quarti, trova al 12’ lo stacco vincente di testa e porta avanti i capitolini. 
Il gol rigenera la Lazio, che al 15’ prima con lo scatenato Castellanos e poi con Louis Alberto costringe Turati a due parate non semplici. Il tris è però solo rinviato perché sull’azione del successivo corner è ancora Castellanos a raccogliere un pallone respinto dal palo e a deporlo nella porta sguarnita. 
Il Frosinone ha il merito di non rassegnarsi e al 24’ riapre il match su azione di calcio d’angolo, che consente a Cheddira di scaricare la sfera in gol in mezza rovesciata. 
Sull’asse Soulé-Cheddira arrivano in rapida successione un gol annullato per fuorigioco e un diagonale lievemente impreciso. Ma il Frosinone c’è. 
Al 35’ la Lazio potrebbe riprendersi il doppio vantaggio, ma, sulla conclusione a giro di Louis Alberto, Turati compie un’autentica prodezza e devia la sfera in corner. 
Al 44’ il Frosinone va vicinissimo al pari con Valeri, che costringe Mandas a una difficile deviazione in corner.  Risponde la Lazio con Lazzari, che per poco non trova il gol all’altezza del secondo palo. 
Comincia un lungo recupero, ben 8 minuti. La Lazio riparte in un paio d’occasioni in superiorità numerica, ma non chiude il match. Il Frosinone ci mette l’anima, ma non basta. Sconfitta onorevole, ma l’onore non fa classifica. 

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