Il Frosinone applica la par condicio anche alle “fere” e nell’ultima partita dell’anno sbanca il Liberati con il punteggio di 3/2.
Anche gli ultimi obiettivi numerici, non certo primari, ma comunque prestigiosi, sono stati in tal modo centrati.
I giallazzurri hanno ritoccato il record di punti all-time, portandolo a 80 e hanno chiuso il campionato con il miglior attacco (63 reti realizzate) e la migliore difesa (26 i gol subiti).
Non c’erano dubbi sul fatto che i ciociari avessero intenzione di onorare al meglio anche l’ultimo impegno stagionale, ma quando un perentorio uno-due ha consentito alla Ternana di ribaltare il punteggio, il successo canarino sembrava diventato fortemente improbabile.
Invece questo Frosinone non ha limiti. Non ne ha avuti durante una stagione straordinaria e irripetibile, non ha fatto eccezioni nemmeno nei 90 minuti di commiato.
Così, al gol del momentaneo 1/0 di Garritano, ribaltato da Favilli e Partipilo, si sono aggiunti quelli di Lucioni e Kone, che hanno riportato i tre punti sulla sponda ciociara.
È finita in gloria, com’era giusto che fosse, nella stagione dei record e del sogno avverato. I calciatori della Ternana a fine gara hanno reso omaggio formale alla dominatrice del campionato.
Loria si è preso la soddisfazione di una partita da titolare, il giovane Selvini è entrato nel finale, facendo così registrare la seconda presenza nel torneo cadetto e Kone ha segnato un gol di rara bellezza, mostrando in tal modo la completezza del proprio repertorio.
Da oggi è già serie A e parte un percorso che dovrà portare a schierare ai nastri di partenza del massimo campionato una squadra in grado di centrare la permanenza. Progetto affascinante e non privo di ostacoli, ma, alla luce di quel che il Frosinone ha mostrato quest’anno, senza dubbio realizzabile.
GLI ALTRI VERDETTI DELL’ULTIMO TURNO
La giornata finale della regular season doveva fornire molti verdetti importanti, primo fra tutti il norma delle terza formazione condannata alla retrocessione diretta. A finire nel purgatorio della C è stato il Perugia, che nonostante la vittoria in extremis (3/2) sul Benevento, è giunto terz’ultimo, un punto dietro a Cosenza (sconfitto dal Cagliari) e Brescia. Le rondinelle, pareggiando a Palermo una gara ad handicap (perdevano infatti per 2/0), si sono guadagnate la sfida playout con i calabresi e hanno escluso i rosanero dalla zona playoff.
Ha fatto karahiri anche il Pisa, imprevedibilmente battuto in casa dalla già retrocessa Spal e così, grazie al gol realizzato in extremis dall’ex canarino Canotto, è stata la Reggina ad arpionare un posto nella griglia. Gli uomini di Inzaghi hanno chiuso al settimo posto e nei quarti se la vedranno con il Sudtirol, battuto di misura dal Modena. Ha vinto per 2/1 anche il Parma sul Venezia.
I ducali hanno così conquistato l’accesso diretto alla semifinale playoff, al pari del Bari.
Il Cagliari di Ranieri, pur vincendo a Cosenza, ha dovuto accontentarsi del quinto posto e troverà proprio il Venezia nei quarti dei playoff.
La coda del campionato cadetto inizierà giovedì con la gara di andata dei playout tra Cosenza e Brescia. Venerdì via ai playoff, con gara secca tra Sudtirol e Reggina. Il giorno dopo a Cagliari sfida secca tra i sardi e il Venezia. Le vincenti disputeranno poi le semifinali con il criterio del doppio confronto. Solo dopo la doppia finale però conosceremo il nome della squadra che affiancherà Frosinone e Genoa nel massimo campionato.
