Per il terzo anno di fila il Frosinone svolgerà il suo ritiro a Fiuggi, dal 7 al 24 luglio, in quella che si appresta a diventare la “Villar Perosa” giallazzurra.
Chi guiderà la squadra ciociara non è un mistero, sebbene si sia in attesa dell’ufficializzazione.
Agli ordini di Di Francesco si presenterà una squadra ancora in fieri e almeno nella prima parte del ritiro gli arrivi si dovrebbero susseguire a ritmo frenetico.
A forgiare il team che proverà a scrivere la storia attraverso la prima salvezza in massima serie sarà il direttore Guido Angelozzi, che ha dato ampia prova delle proprie capacità negli anni già trascorsi ed ora intende mettere la ciliegina su una torta che ha avuto il dolce sapore della promozione ed ingredienti straordinari come Gatti e Boloca, per limitarci ai giocatori simbolo delle ultime due stagioni.
Chi sarà la “scoperta” di questo torneo lo scopriremo strada facendo, ma intanto sembra certo l’arrivo in giallazzurro di un esterno offensivo georgiano. Che Giorgi Kvernadze possa rivelarsi un nuovo Kvaratskhelia non è una certezza, ma una speranza, magari sospinta dalla constatazione che i due provengono dallo stesso club, la Dinamo Batuni, ed hanno lo stesso procuratore, Mamuka Jukeli.
Kvernadze è un attaccante esterno, un destro che però ama giocare sul fronte di sinistra dell’attacco. Molto alto, ma agile e ben dotato tecnicamente, si candiderà per una maglia da titolare tanto in caso di 4-2-3-1 che in quello di 4/3/3.
Alla Ternana il Frosinone guarda invece con molta attenzione per due profili che interessano non poco il club giallazzurro: si tratta del centrocampista Palumbo e dell’ala Partipilo, entrambi funzionali al nuovo progetto del club ciociaro.
IL PUNTO SULLE PARTENZE
In questo momento, in attesa del primo luglio, data dalla quale le trattative potranno acquisire carattere di ufficialità, ci sono solo ipotesi sulle entrate, ma già certezze sulle uscite.
Dopo il saluto di Fabio Grosso, che al momento non ha ancora una nuova squadra da guidare, sono arrivati anche quelli di Giorgio Gorgone, tecnico della Primavera e Alessandro Frara, responsabile del settore giovanile. Entrambi sono approdati alla Lucchese, con Gorgone trainer e Frara diesse. Ai due ex canarini va un sincero in bocca al lupo per la loro nuova avventura.
Un grato arrivederci il popolo canarino lo ha rivolto anche a capitan Fabio Lucioni, accasatosi al Palermo.
Per il centrale difensivo una nuova avventura in quel torneo cadetto frequentato con risultati sempre eccellenti. Due anni in rosanero, per il guerriero nato a Terni, che pur avendo militato un solo anno in Ciociaria, ha lasciato un segno indelebile, per professionalità, impegno e dedizione elevati a sistema. Sui social “zio Lucio”, come veniva chiamato dai tifosi, ha ringraziato tutti per l’affetto e la grande disponibilità trovati a Frosinone dentro e fuori dal campo di gioco.
Altra partenza certa, dopo 4 anni di militanza in maglia giallazzurra, quella di Rohden. Il duttile centrocampista svedese non rinnoverà il suo contratto con il Frosinone e probabilmente tornerà in Svezia, con l’Elfsborg.
Chi invece vorrebbe provare a restare, per giocarsi le sue chance in massima serie, è il centravanti Luca Moro, sei gol in una stagione iniziata bene ma poi condotta con qualche incertezza di troppo. Sulla sua voglia di riscatto il club canarino potrebbe puntare per cercare l’effetto sorpresa. Non sarebbe la prima volta che un giocatore reduce da un torneo cadetto non esaltante trova equilibri e motivazioni nel campionato superiore.
