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Giubileo, Gualtieri: “70 milioni per vele Calatrava e cantieri entro settembre”

Marco Battistini
I cantieri partiranno tra l’estate e l’autunno
Marzo 15, 2023
gualtieri
Il sindaco di Roma Gualtieri

“Una grande opportunità, una sfida, perché dobbiamo realizzare tanti interventi in poco tempo. Ma abbiamo risorse per fare interventi che resteranno”. Le piazze, la Stazione Termini, i nuovi tram, gli interventi culturali. Un rinnovamento per la città di Roma su cui il sindaco Roberto Gualtieri punta forte per lasciare un segno. E magari, confessa, essere ricordato come il primo cittadino che ha risolto “problemi che si trascinavano da anni e che nessuno era riuscito a risolvere prima”. In serata una nuova riunione a Palazzo Chigi, per proseguire una pianificazione a cui l’esecutivo ha sempre garantito supporto. “È andata bene – spiega alla fine – il demanio ci ha presentato l’intervento sulle vele di Calatrava da 70 milioni che ci permetterà la riqualificazione della vela scoperta con la realizzazione di un’area verde. Verrà riqualificata la vela del palasport e l’area sara resa fruibile per eventi sportivi e congressuali”. L’intervento è stato rimodulato per avere una conclusione entro il Giubileo “ma resta la prospettiva dell’Expo per il completamento”. 

GIUBILEO, LAVORI AL VIA ENTRO SETTEMBRE

I cantieri partiranno tra l’estate e l’autunno. Novità in arrivo anche per piazza San Giovanni: la riqualificazione non comporterà la restrizione del traffico e anzi si estenderà fino a Santa Croce in Gerusalemme. A piazza Pia i lavori del sottovia partiranno in giugno: “Stiamo lavorando per una gestione integrata del loro impatto sulla circolazione”. Inoltre sono stati illustrati i contenuti del secondo dpcm, che ha ‘in pancia’ tra l’altro la riqualificazione delle stazioni della metro e alcuni interventi per l’accoglienza dei pellegrini (al tavolo stasera c’era anche la ministra del Turismo Daniela Santanche). Il decreto sarà firmato entro meta aprile, mentre il 4 del mese sarà riconvocata la cabina di regia. “Una riunione positiva – il giudizio finale di Gualtieri – siamo in tabella di marcia”.

Ma d’altronde alla sfida non solo spirituale ma anche urbanistica e infrastrutturale dell’Anno Santo si guarda con estremo interesse anche dall’altra parte del Tevere, e ai massimi livelli: “C’è una grande attenzione di Papa Francesco, proprio direttamente – ha detto Gualtieri in una intervista alla Rai – anche rispetto alla citta che ama profondamente. Negli incontri che facciamo mi parla tantissimo dell’unicità di Roma e di come è bello che il Giubileo lasci una eredità ai romani”. Le opere che resteranno anche dopo la chiusura della Porta Santa, ha ricordato il sindaco, sono parecchie. A partire da quelle proprio a ridosso del Vaticano, col sottopasso che permetterà di pedonalizzare lo spazio tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione.

Sempre in zona, a due passi dai Musei Vaticani, c’è piazza Risorgimento che sarà riqualificare assieme a piazza San Giovanni e a piazza dei Cinquecento, in un’ottica di recupero della Stazione Termini. Idealmente – e in futuro concretamente – le due zone sono unite da un’altra opera giubilare, il tram Tva (Termini-Vaticano-Aurelio), mentre chi usa la metro troverà rifatte tutte le stazioni (la manutenzione completa dei binari è già in corso). “Inoltre – ha annunciato il sindaco – rifaremo tutta la viabilità primaria”, e le strade-colabrodo saranno ripavimentate “in profondità”. Rispetto al turismo sarà rilanciato l’intervento sui Fori al fine di creare “il più importante parco archeologico del mondo” ma saranno valorizzati anche quei micro-siti diffusi, oltre 300, che spesso i visitatori ignorano, ma “ci sono tante cose meravigliose che vogliamo aiutare a scoprire”. Ma sarà anche un Giubileo, assicura il sindaco, ‘improntato all’accoglienza dei fragili, dentro una visione di città che riduce le emissioni. Papa Francesco ha scritto sull’ecologia delle pagine memorabili”. 

ARRIVANO I SOLDI

La partita del Giubileo si incrocia però con altre due imponenti iniezioni di risorse. Una, come l’Anno Santo, è sicura ed è il Pnrr. L’altra invece è una “partita da vincere”, e si chiama Expo 2030. Una tripletta (“l’allineamento dei pianeti” la chiama il sindaco) che porterebbe miliardi su miliardi di investimenti, “un ciclo senza precedenti”. Gualtieri, che può contare sul sostegno pieno del governo su Expo, si dice molto sicuro della qualità del progetto (“abbiamo la certezza che sia il più bello”) ma sa che al momento del voto ci saranno rivali agguerrite, prima tra tutte Riad coi suoi ingenti capitali a sostegno di una “campagna aggressiva” (ma Gualtieri ci tiene a ricordare cosa è accaduto in termini di polemiche col Qatar) mentre con Odessa, Roma ha stretto un’alleanza in vista di un possibile gemellaggio. Il sindaco di Roma però sta tessendo assieme alla Farnesina la sua tela diplomatica da molto tempo, e appare ottimista: “Milano con Expo ha fatto molto bene e ha riqualificato un quartiere – ha detto Gualtieri – noi vogliamo farlo con una scala ancora maggiore di ambizione e visione trasformativa”. 

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