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Frosinone, un calcio alla scaramanzia

Roberto Mercaldo
Diciassette i gol giallazzurri nel primo test amichevole della stagione
Luglio 14, 2022

Il Frosinone inizia da… 17, con poche concessioni alla scaramanzia e tanta voglia di crescere e divertirsi. La prima sgambata fiuggina, contro una volenterosa ma non troppo attrezzata compagine locale, ha prodotto una pioggia di reti, equamente distribuita. Agli 8 centri della prima frazione, giocata da quella che al momento potrebbe essere considerata la formazione titolare, hanno fatto seguito le nove marcature del secondo tempo che hanno portato il totale a 17. I verdetti del calcio di luglio sono spesso ingannevoli e ovviamente nel caso specifico di scarsa rilevanza, ma la buona volontà e il giusto atteggiamento prescindono dal valore della contendente. Nella fase prodromica di una stagione ricca di fascino ma anche di interrogativi, un po’ tutti vogliono mostrarsi pronti, anche coloro che sono sul piede di partenza o in seconda fila nelle gerarchie di Fabio Grosso. E allora ai volenterosi amatori della città idroponica è toccato misurarsi con professionisti per nulla impietositi dal gap tecnico, tattico e fisico che il campo ha evidenziato già al primo giro di lancette. Ciano ha dato il là a un festival delle marcature che ha avuto in Parziszek, entrato nella ripresa, il partecipante più prolifico (3 gol), mentre lo stesso Ciano, Moro e Bracaglia hanno chiuso il match con due centri ciascuno. La curiosità più grande consisteva nello scoprire l’undici di partenza. Il campione del mondo 2006 ha schierato davanti al portiere Turati una linea difensiva con Oyono a destra, Lucioni e Kakay centrali e Cotali a sinistra; Kujabi, Boloca e Rohden i centrocampisti, per supportare un attacco con Moro punta centrale e Ciano e Manzari esterni. Già prima del 45’, e poi in modo massiccio nella ripresa, dentro tutti gli altri, fino ad arrivare a 25 giocatori schierati. Tra essi non c’erano Novakovich e Gori, destinati ad accasarsi lontano dalla Ciociaria. Per il centravanti statunitense l’interesse del Venezia sembra diventato qualcosa di molto concreto e l’annuncio della cessione appare imminente. Per il centrocampista di Alatri invece la trattativa con la Reggina era legata alla figura di Stellone, che con Mirko ha condiviso tutti i suoi successi in giallazzurro. Ora che il tecnico romano ha rotto con il club dello Stretto, Gori cercherà un altro team che possa regalargli le soddisfazioni che merita. Giocatore di sostanza e di grande esperienza, può a ragione ritenersi un valore aggiunto per un club del campionato cadetto. Sul fronte degli acquisti, la sensazione è che per le ufficialità si debba attendere la prossima settimana. Sabelli, Vignali e Jurgens sono i nomi più gettonati, ma nella seconda partitella stagionale, contro l’Alatri, in programma sabato, in campo scenderanno gli stessi visti contro la rappresentativa fiuggina.

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