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Fratelli d’Italia prenota Latina e Terracina, Fazzone può puntare su Aprilia. E nel capoluogo scatta il toto-sindaco: centrodestra in rosa

Marco Battistini
Il candidato più naturale sembra essere Matilde Celentano. Ha dimostrato polso nel gestire la breve consiliatura terminata la scorsa settimana, mantenendo unito il gruppo di FdI, vero baluardo dell’opposizione a Coletta.
Ottobre 5, 2022
Matilde Celentano, sindaco Latina

A Latina è già scattato il toto-sindaco. Bisognerà attendere ancora un pò per capire chi guiderà il centrodestra alla prossima sfida delle comunali. Ma fino all’avvio del tavolo per le amministrative del 2023, in parecchi potranno sentirsi in corsa. Soprattutto nel centrodestra ai nastri di partenza si nota un certo fermento. I rapporti di forza emersi dalle elezioni politiche e che molto probabilmente verranno confermati alle prossime regionali collocano Fratelli d’Italia in pole position. E’ praticamente impossibile pensare ad un candidato sindaco di centrodestra che non abbia il gradimento del partito di maggioranza relativa. Sulle scelte che la coalizione dovrà fare relativamente al capoluogo e alle altre due città importanti della provincia, Aprilia e Terracina, peserà senza dubbio la posizione del gruppo dirigente di FdI.

Con i numeri attuali il partito della Meloni potrebbe non accontentarsi di aggiudicarsi solo 1 dei 3 Comuni in ballo. Sia Latina che Terracina sono considerate troppo strategiche per essere lasciate agli alleati minori. Su entrambi i centri Calandrini, Procaccini e Tiero difficilmente lasceranno spazio. Più aperto il confronto su Aprilia, che sarebbe finita nelle mire di Claudio Fazzone. Sono invece in calo le quotazioni della Lega, alle prese con un inevitabile riassetto, dal momento che il ridimensionamento elettorale rischia di rendere ancora più agitate le acque interne. Il rischio di non avere rappresentanti locali in Consiglio regionale è alto, tanto da poter influire non poco sugli equilibri di partito.

CELENTANO IN POLE POSITION, LA MUZIO INCALZA

Ad ogni modo i riflettori sono accesi soprattutto sul capoluogo. Il candidato più naturale sembra essere Matilde Celentano, capogruppo di Fratelli d’Italia. La consigliera più votata alle comunali più recenti (1229 preferenze) è in ascesa per due motivi. Ha dimostrato polso nel gestire la breve consiliatura terminata la scorsa settimana, mantenendo unito il gruppo di FdI, vero baluardo dell’opposizione a Coletta. Inoltre è un volto sostanzialmente nuovo, spendibile per credibilità e competenza dimostrata nell’attività consiliare. Non si escludono velleità importanti dentro il partito. A cominciare da Patrizia Fanti, ex vice-sindaco nell’era Zaccheo, donna esperta e stimata anche fuori dal centrodestra. La Fanti avrebbe certamente le carte in regola per ritagliarsi un ruolo di primo piano nella partita per la guida di piazza del Popolo. C’è quindi un altro profilo di spessore che potrebbe emergere: Gianluca Di Cocco. L’ex coordinatore cittadino è rimasto troppo tempo relegato in panchina ed aspira a giocarsi la partita della vita. Il suo nome potrebbe peraltro essere gradito anche alle altre forze della coalizione e questo elemento rende Di Cocco molto competitivo. Chance minori sembrano averli gli altri due partiti del centrodestra. Forza Italia, seppur reduce da buoni risultati nel capoluogo, ha come unico candidato forte nel coordinatore provinciale Alessandro Calvi. Quest’ultimo però sarà presumibilmente impegnato nelle Regionali e dunque difficilmente ‘disponibile’ a correre per il Comune. La sorpresa potrebbe essere rappresentata dall’avvocato Alessandro Aielli, il cui nome è gradito soprattutto a Claudio Fazzone. La Lega dal canto suo non sembra avere candidati sindaco pronti a scendere in campo. Giovanna Miele era di fatto l’unica che ambiva a questa carica, ma l’elezione a Montecitorio l’ha tolta dai giochi. Il vero portatore di consensi è Massimiliano Carnevale, tornato a vestire i panni di ‘fedelissimo’ di Claudio Durigon. Dal passato democristiano, Carnevale può vantare capacità di mediazione che forse mancano in altre figure del Carroccio. Al momento il capogruppo uscente in Comune è forse l’unico veramente spendibile dentro il partito per il ruolo di candidato sindaco. Semmai attorno al centrodestra si muove con grande rapidità Annalisa Muzio. Il suo movimento civico Fare Latina si è radicato sul territorio e può contare su un consenso piuttosto trasversale. Dentro Forza Italia ha diversi sponsor pronti a sostenerla. Se nella coalizione si farà fatica a trovare un accordo su un esponente politico di partito, allora la Muzio potrà avere molte chance di ottenere la nomination.

BIANCHI TESSE LA TELA

Fra gli outsider sicuramente bisogna inserire anche la figura di Vincenzo Bianchi, presidente di Latina Futura. L’associazione è stata l’occasione per rientrare sulla scena pubblica per un esponente politico di lungo corso, di estrazione liberale, un tempo di centrodestra ed oggi invece impegnato a creare un laboratorio civico trasversale. Latina Futura nasce come associazione culturale, sociale, liberale e politica.
Tra gli obiettivi, promuovere la valorizzazione della comunità nel rispetto del bene comune in una logica di legalità e trasparenza amministrativa; sostenere le esperienze delle liste civiche già esistenti nel territorio di riferimento, promuovendo e sostenendo l’impegno civico oltre che politico dei cittadini, affinché nel tempo, possa favorire la nascita di nuove liste civiche impegnate sui temi di rilevanza sociale; sostenere le modifiche di riforma elettorale ed istituzionale indirizzate a valorizzare contemporaneamente le autonomie locali, l’unità nazionale e la governabilità ai diversi livelli. Bianchi inoltre vuole concorrere al compimento delle opere indispensabili per avviare quei progetti coerenti con le vocazioni del  territorio. La sensazione è che l’iniziativa di Vincenzo Bianchi sia propedeutica alla creazione di una nuova aggregazione in grado di recitare un ruolo da protagonista alle prossime elezioni comunali.

L’ADDIO DI COLETTA AI DIPENDENTI

Un saluto amaro quello di Coletta dal Comune di Latina. Un nuovo sfogo dell’ex sindaco è apparso sul suo profilo Facebook. “Hanno offeso un’intera città, impedendo anche il giuramento del Sindaco eletto dai cittadini -ha tuonato Coletta– da Roma hanno chiesto la testa di chi li aveva sconfitti tre volte e loro, come fanno sempre, hanno obbedito. Anche se la scelta può danneggiare la città. Latina è stata commissariata per 4 volte grazie ai dissidi locali o nazionali del centro-destra. Ora voltiamo pagina e cerchiamo di non disperdere il patrimonio che con grande fatica era stato costruito. Un patrimonio fatto di  regole, di metodo rigoroso, di trasparenza, di inclusione, di solidarietà, di lotta alla disuguaglianza sociale ed al divario di genere, di legalità, di equità, di investimenti sulla città che creeranno occupazione. Di aria leggera.  Un patrimonio che va migliorato riflettendo anche sugli errori commessi in questi ultimi 6 anni. Un patrimonio fatto anche di rinnovamento della classe dirigente. Ho apprezzato che questa consiliatura si sia chiusa con la Presidenza del Consiglio a Valeria Campagna come consigliera anziana, cioè più votata. Dimostrazione di quanto siano cambiati i tempi in questi sei anni”. Nessun riferimento al suo futuro politico. Ma come già ormai da tempo si sta ventilando nei corridoi della politica romana, Damiano Coletta sarà in campo per le prossime elezioni regionali. Per il Comune di Latina il centrosinistra dovrà puntare su un nuovo cavallo.

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