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Entro un mese la Multiservizi sarà società in house

Marco Battistini
Il direttore generale del Campidoglio, Paolo Aielli, ha spiegato in commissione capitolina Trasparenza il percorso per arrivare alla trasformazione.
Ottobre 28, 2022

Un mese al massimo e l’Assemblea capitolina compirà il primo passo di sua competenza per trasformare Roma Multiservizi da una partecipata di secondo livello (attualmente Ama possiede il 51%) a società in house, con la municipalizzata dei rifiuti che rileverà il restante 49%. Il direttore generale del Campidoglio, Paolo Aielli, ha spiegato in commissione capitolina Trasparenza il percorso per arrivare alla trasformazione: “Abbiamo avuto l’acquisizione del parere da tutte le componenti dell’amministrazione e siamo quindi pronti a predisporre il documento da sottoporre alla deliberazione dell’Assemblea per delineare il percorso amministrativo finalizzato alla creazione del nuovo soggetto: contiamo di farlo al più tardi entro il mese di novembre- ha spiegato- Faremo un ulteriore lavoro per approfondire gli effetti di un potenziale impatto economico: c’è chi ritiene sia opportuna una cosiddetta gara ponte e chi come me pensa sia invece opportuna una proroga del servizio scolastico integrato nelle more del completamento del processo di internalizzazione”. Poi “avremo poi bisogno di un’altra delibera dell’Assemblea- ha continuato Aielli– che riassuma la revoca della vecchia deliberazione dell’Aula che aveva deciso (per il futuro della Multiservizi, ndr) la gara a doppio oggetto, gli indirizzi da dare ad Ama per acquisire la quota del restante 49% e altre indicazione da dare sempre ad Ama per la procedura dello spin-off del ramo d’azienda relativo alle attività residuali. Tutto per ottenere una perimetrazione corretta (della Multiservizi, ndr) che non comprenda più attività che non sono caratteristiche e pertinenti”. Infine “trasmetteremo gli atti alla Corte Conti e all’Autorità Garante per la Concorrenza, avvieremo procedure per le forme di consultazione pubblica, faremo l’atto notarile e quindi la delibera di giunta per l’approvazione del contratto di servizio”.

SOCIETA’ IN HOUSE

La scelta dell’in house arriva a valle di un pronunciamento della Corte di Giustizia Europea “che ha convalidato la ragione per cui non è stato possibile assegnare la gara alla Multiservizi ma al suo vecchio competitor”, l’esistenza di un vincitore ha portato Roma Capitale a effettuare “una due diligence per capire quali fossero le condizioni per acquisire totalmente il 100% della Multiservizi. Il saldo di questa operazione non dovrebbe comportare ulteriori esborsi da parte dell’amministrazione, perché il valore della quota che acquisirà Ama, in quanto società che partecipa Roma Multiservizi, corrisponde al valore delle attività residue, esclusa l’assistenza scolastica, che sarebbero lasciate al partner privato”. In questa fase l’obiettivo di Roma Capitale su Roma Multiservizi, “è perimetrare correttamente e precisamente l’attività sui servizi scolastici- ha sottolineato Aielli- Eventuali ulteriori passaggi e ottimizzazioni, come anche la Corte dei conti ci ha chiesto, di razionalizzazione e combinazione delle attività delle diverse partecipate non sono escluse in futuro ma non sono oggetto di questo itinerario”. Quanto invece al futuro dei lavoratori della società, “la perimetrazione della società in house li include tutti e col mantenimento delle condizioni esistenti. Utilizzo dei lavoratori interinali? L’aspetto gestionale deve tener conto del ricorso a questa tipologia e l’obiettivo, che vedremo nel contratto di servizio, sarà cercare di creare le condizioni perché questo ricorso sia più organico e meno disordinato. Perché in prospettiva, qualora certi servizi possano essere ulteriormente estesi, la priorità sarà proprio verso quei lavoratori che, anche se in una posizione contrattuale diversa, sono stati attivamente coinvolti nella società”. 

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