Gara 6 ha chiuso i giochi. L’Armani, che aveva ribaltato il fattore campo nel primo match della serie, non si è fatta scappare l’opportunità di sfruttare il fattore “Forum” ed ha travolto una Virtus Segafredo Bologna apparsa sulle ginocchia sin dall’avvio della sesta sfida. Più energia, più sicurezza, più soluzioni offensive, difesa più intensa. L’Armani ha giganteggiato sul parquet, con Gigi Datome, Kyle Hines e Shavon Shields inarrestabili. Regia sapiente di Rodriguez e da Melli un grandissimo contributo di concretezza, in una serata che ha riportato la squadra più titolata d’Italia al posto che le compete, per tradizione e per potenzialità. La Virtus ha ceduto lo scettro ma il 4/2 testimonia come e quanto abbia lottato per non abdicare. La stagione resta eccellente perché al primo posto in regular season i felsinei possono abbinare il successo in Eurocup, che consentirà al quintetto di Scariolo di partecipare alla prossima Eurolega. Tra i protagonisti della cavalcata trionfale di Milano c’è un ciociaro doc, l’alatrense Davide Alviti. Trascurato da Messina nelle rotazioni dell’ultimo atto dei playoff, ha comunque contribuito in modo importante al risultato perché per tutta la regular season è stato costantemente impiegato in campionato, con apparizioni talvolta eclatanti anche in Eurolega. Straordinaria la sua prestazione a Madrid, in una gara che poi Milano perse nell’extra time ma che evidenziò la capacità di Davide di essere protagonista assoluto anche tra le stelle d’Europa. Molto significativa anche la gara della ventisettesima giornata, contro Napoli, quando Alviti ha chiuso con 25 minuti giocati, 25 punti realizzati e 25 di valutazione, MVP della giornata. Per Davide, che è stabilmente impiegato anche in azzurro, una stagione sicuramente positiva, col neo, certamente a lui non imputabile, di un minutaggio ridottissimo nelle gare della post season. Specialista nel tiro da tre, ma con eccellente tempo di salto sotto i tabelloni, Davide Alviti è un giocatore versatile, che quest’anno si è fregiato di un doppio alloro (scudetto e Coppa Italia) e ha maturato una preziosissima esperienza anche in Eurolega, al cospetto dei più forti giocatori del Continente. Vedremo presto quanto spazio gli concederà in azzurro il nuovo coach Pozzecco, che quest’anno a Milano è stato assistent coach di Ettore Messina e che ora prenderà il testimone da Sacchetti per guidare la Nazionale. Certamente Alviti ha posto le premesse per essere ancora protagonista sui palcoscenici più prestigiosi: serietà e lavoro sono le sue linee direttrici, abbinate all’indispensabile talento. Per il neo campione d’Italia possibile che il bello debba ancora venire.