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Coletta ‘asfaltato’ anche in appello: a Latina voto-bis il 4 settembre in 22 sezioni. I giudici severi: “Emerso un quadro di generale inquinamento del voto” 

Marco Battistini
Nel capoluogo pontino in 22 sezioni elettorali si voterà il prossimo 4 settembre. Un verdetto che non ammette replica.
Luglio 28, 2022
Damiano Coletta

Bocciatura netta e stavolta senza appello. Damiano Coletta subisce una sonora sconfitta sul piano giudiziario, il Consiglio di Stato ha respinto il suo ricorso confermando la sentenza del Tar di Latina. Dunque nel capoluogo pontino in 22 sezioni elettorali si voterà il prossimo 4 settembre. Un verdetto che non ammette replica. Il collegio giudicante composto da Carlo Santello (presidente), Francesco Frigida (relatore), Giovanni Sabbato, Francesco Guarracino e Fabrizio D’Alessandri, è entrato nel merito della questione, confermando pienamente l’impostazione data dall’organo di primo grado. Ed anzi nella pronuncia si fa un pesante riferimento ad un ‘generale inquinamento del voto’.

LA SENTENZA

Il giudizio dei magistrati del Consiglio di Stato è stato perentorio e in linea con quanto stabilito dai colleghi della sezione del tribunale amministrativo di Latina. “Come correttamente affermato dal Tar -si legge nella sentenza- la prova di resistenza non è necessaria (e peraltro non è concretamente esigibile) laddove, come nel caso di specie, in sede di verificazione siano riscontrate, in numerose sezioni, violazioni delle regole di voto e di scrutinio talmente gravi, manifeste e sistematiche, da far emergere un quadro di generale inquinamento del voto, che ne alteri in modo oggettivo la genuinità e soprattutto renda impossibile, con valenza assorbente ogni ulteriore considerazione, ricostruire l’effettiva volontà del corpo elettorale interessato”. 
Il Consiglio di Stato ha sostanzialmente difeso il report della Prefettura, ribadendo le irregolarità delle operazioni di voto. “Nella fattispecie in esame la Prefettura di Latina ha accertato, tra varie anomalie, in un numero significativo di sezioni, la non corrispondenza del numero complessivo di schede autenticate rispetto alla somma delle schede effettivamente utilizzate dagli elettori e di quelle non utilizzate e indicate a verbale, con una differenza numerica, in alcune sezioni, non trascurabile”.
Il parere dei magistrati è molto duro nei confronti di chi ha gestito l’intera macchina organizzativa e le operazioni di voto. “Tali Incongruenze, in particolare la mancanza di schede autenticate e non votate, attengono agli aspetti generali delle operazioni elettorali, sicché non possono essere dequotate a mere irregolarità -si evidenzia nella pronuncia- denotando, invero, un’estrema confusione che ha governato svariati seggi, idonea ad influire negativamente sul complesso delle operazioni ivi svolte e ragionevolmente impingendo, per tal via, in modo esiziale sull’attendibilità del risultato elettorale. Per i legali di Coletta la sconfitta è su tutta la linea. I giudici hanno rigettato tutte le censure, compresa quelle sulle cosiddette schede ballerine. “Il riferimento al fenomeno della cosiddetta scheda ballerina è, in ogni caso, un argomento ultroneo (eccedente) rispetto alle oggettive gravi illegittimità accertate, che di per sé sono idonee ad invalidare irrimediabilmente le operazioni elettorali e di conseguenza il loro esito, anche senza ipotizzare il doloso utilizzo su vasta scala del fraudolento meccanismo della scheda ballerina” hanno sentenziato i magistrati. Una pronuncia che mette la parola fine al valzer dei ricorsi. Ora la battaglia sarà tutta politica. Vincenzo Zaccheo ed il centrodestra il 4 settembre punteranno a spodestare dopo sei anni il civismo di sinistra di Damiano Coletta. Sarà una campagna elettorale lampo, appena 36 giorni, prima del voto-bis del primo turno elettorale in 22 sezioni, che lo ricordiamo sono le seguenti: 24, 40, 44, 60, 64, 68, 69, 73, 75, 76, 81, 83, 85, 86, 94, 95, 98, 103, 106, 107, 109, 110.Sul piano della governance amministrativa, tutto resta invariato. Fino al 4 settembre il Comune di Latina sarà retto dal commissario prefettizio Carmine Valente

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