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Centrodestra, vertice decisivo per la sfiducia prima del Consiglio comunale. Ore contate per Coletta

Marco Battistini
Per Damiano Coletta sono ore di passione. Il sindaco rischia di essere mandato a casa questa sera.
Settembre 28, 2022

Il giorno della sfiducia. Forse. Per Damiano Coletta sono ore di passione. Il sindaco rischia di essere mandato a casa questa sera. Alle ore 18 è previsto un Consiglio comunale verità, dove le forze d’opposizione dovranno finalmente (tutte) gettare la maschera. Prima dell’aula i leader della coalizione di centrodestra si confronteranno per stabilire una linea comune. I tatticismi che hanno caratterizzato questa lunga fase in un modo od in un altro dovranno terminare.

I NUMERI DELLA SFIDUCIA

Numeri alla mano i gruppi che hanno già dichiarato di voler procedere alla sfiducia sono Lega, Fratelli d’Italia e Latina nel cuore rappresentativi di 15 consiglieri. Ne mancherebbero 2 per mandare a casa Coletta. Basterebbe che 2 degli altri 5 dell’opposizione si aggiungessero ai 15. E qui vengono meno le certezze. I ben informati sostengono che Coletta avrebbe in tasca già un accordo di massima con Fare Latina (Annalisa Muzio) e Udc (Antonio Costanzi). Proprio Annalisa Muzio al termine dell’assemblea programmatica di Fare Latina ha aperto più di uno spiraglio al dialogo con il sindaco. “Chi sono gli unici che aprono al confronto con la città? Che si mettono ancora una volta a completa disposizione della loro comunità? Che ancora una volta senza paura parlano di programmi? Gli unici siamo noi di Fare Latina, gli altri aspettano e si nascondono” ha dichiarato la Muzio, che si è smarcata dai ‘falchi’ del centrodestra, sposando la linea della trattativa.Al contrario i rumors circolati dallo scorso weekend su un presunto sostegno da parte di Patrizia Fanti (consigliere di Fratelli d’Italia) al sindaco Coletta, sarebbero privi di fondamento.
Resta Forza Italia, ancora una volta decisiva. Basterebbe la firma di due consiglieri fra Fausto Furlanetto (fedelissimo di Alessandro Calvi), Roberta Dellapietà e Mauro Anzalone (fedelissimi di Claudio Fazzone). Gli ultimi due hanno sempre avuto un atteggiamento più disponibile nei confronti di Coletta e sono spesso in sintonia con Annalisa Muzio

FAZZONE UNICA VERA INCOGNITA

Il problema è che la scelta è più grande delle loro ambizioni. In ballo c’è troppa carne al fuoco. Entro la prima metà di ottobre il centrodestra dovrà riunirsi per allestire il tavolo delle regionali. Candidato presidente e posti in giunta sono il piatto principale del menù. Claudio Fazzone ha due strade da percorrere: 1) presentarsi all’appuntamento con la testa decapitata di Coletta e mostrare tutta la sua affidabilità, per poter passare all’incasso; 2) alzare la posta, lasciando in vita (magari per poco) il sindaco di Latina e chiedere ‘garanzie’ per la Regione e possibilmente per altre città al voto nella prossima primavera.Il senatore ha dato la sua disponibilità a procedere alla sfiducia, purchè si decida (entro 1 mese) il candidato sindaco della coalizione. “Si trovi subito il nome di un candidato che possa rappresentarci tutti. Non possiamo ripetere l’errore di un anno fa, quando i nomi dei possibili candidati venivano spesi e bruciati uno dietro l’altro. Ci vuole un nome e basta” ha detto chiaramente il leader regionale di Forza Italia. Un monito rivolto a chi pensa di poter ottenere gratuitamente il via libera alla sfiducia degli azzurri.

IL PARTITO DEL NOTAIO

Dentro Fratelli d’Italia ha prevalso la linea dell’abbandono dell’aula al momento della convalida degli eletti e del giuramento del sindaco, per poi procedere alla sfiducia del sindaco.
“Abbiamo ribadito più volte -si evidenziava in una nota del partito- la ferma intenzione di sfiduciare un sindaco. Per questo motivo mercoledì 28 settembre, durante il primo consiglio comunale, dopo la proclamazione dei consiglieri e il giuramento del Sindaco, i consiglieri di Fratelli d’Italia abbandoneranno l’aula e procederanno con le operazioni per la sfiducia”.
Latina nel Cuore è stata altrettanto perentoria: “Abbandoneremo il Consiglio comunale per recarci dal notaio insieme al centrodestra. Questa è l’unica unica strada percorribile”.
Anche la Lega si è detta pronta alle dimissioni dei propri consiglieri.
Questo fronte nella giornata di ieri ha lavorato per impedire la nascita di un mini gruppo di ‘responsabili’ dell’ultimo minuto, in grado di poter tenere in piedi Coletta ancora una volta.
Decisiva comunque la riunione dei vertici centrodestra prevista nella mattinata odierna presso la sede di Fratelli d’Italia. Tutto è ancora possibile.

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