26 gennaio 2023 alle 16 circa. Ricorderemo questo giorno e quest’ora come il ritorno quasi totale dei servizi di Libero Mail e Virgilio. La battaglia tra utenti e provider ora si sposta sul terreno legale: consumatori pronti a fare reclamo per un disservizio enorme causato da domenica. Scoprite come fare
“Aridatece l’elezioni provinciali!”. Il coro è quasi unanime in Parlamento, tanto che il Senato ha già avviato l’iter legislativo per giungere ad un testo unitario delle 5 proposte di riforma presentate, che vogliono ri-cambiare le norme sulle province, scritte nel 2014 dall’allora governo Renzi con la famigerata legge “Del Rio”.
“Eppur si muove!” avrebbe pronunciato con ardore il grande Galileo Galilei davanti alla lenta ripresa di Libero Mail e Virgilio. Il “tribunale dell’Inquisizione” nel caso del provider online, sono milioni e milioni di utenti inferociti per un blocco totale durato quasi quattro giorni. Adesso la situazione sembra sbloccarsi lentamente, con
La bufera su Libero Mail e Virgilio si è scatenata da domenica sera. Chi lavora, aziende, professionisti, studenti: tutti sono imbestialiti e sul piede di guerra contro il clamoroso “rallentamento” causato dal (dis)servizio di Italiaonline. In molti minacciano di chiedere i danni all’azienda e di cambiare il proprio account. Ma
Whatsapp down. Facebook down. Twitter down. Le giornate ruotano intorno ai Social e quando si bloccano il mondo va nel panico. Da domenica il tilt totale ha coinvolto Libero Mail e Virgilio: per milioni di utenti è impossibile accedere alle caselle di posta elettronica. Ma cosa sta succedendo e perché
Freddo, gelo e caro-energia. Un mix letale per il comparto dell’ortofrutta con i prezzi che si impennano e rendono frutta e verdura, per molte famiglie, un ‘bene di lusso’. L’allarme di Coldiretti Lazio A lanciare l’allarme è la Coldiretti Lazio che evidenzia come il crollo delle temperature, accompagnato in questi
“La situazione è grave ma non è seria” avrebbe detto Ennio Flaiano. L’emergenza cinghiali nel Lazio è, sì, un’emergenza ma di serie B. Perché quando c’è un’emergenza si agisce prontamente per la soluzione e non sempre si può lavorare di cesello. Gabbie-trappola ‘pericolose’ perché prive di marchio europeo Ma a
Saranno due giorni di fuoco, a dir poco impossibili per chi lavora e deve viaggiare. Lo sciopero benzinai del 25 e 26 gennaio, annunciato da tempo è stato confermato. Per 48 ore sarà difficile, se non complicatissimo, fare rifornimento. Quali soluzioni adottare quindi per evitare di rimanere a secco con
Se la legge Sirchia contro il fumo nei luoghi pubblici al chiuso indetta nel 2003 (vent’anni fa), sembrava aver dato un’importante stretta al fumo, l’arrivo dei nuovi dispositivi elettronici hanno rimesso tutto in discussione, perchè, questi ultimi, vengono usati anche nei luoghi al chiuso, dato l’odore meno forte e la