Un feeling in continua crescita, quello tra Matteo Berrettini e i campi in erba. Quanti ipotizzavano che gli exploit del 2021 potessero essere in qualche modo figli di circostanze favorevoli, devono ricredersi. Il campione romano, al rientro dopo l’intervento alla mano destra, ha messo in fila nove successi, che gli sono valsi due tornei ATP: il 250 di Stoccarda e il 500 del Queens. Bissando il successo della scorsa edizione, Matteo ha chiarito che sulla sua superficie preferita batterlo è un bel problema per chiunque. Dopo la semifinale vinta in scioltezza su Van de Zandshulp, Berrettini ha regolato in due set anche Krajinovic, che ha usato tutte le sue armi per cercare di frenare la corsa del nostro numero uno. In qualche frangente il peso del pronostico, decisamente favorevole, ha un po’ condizionato Matteo, che però è stato bravo a reagire da campione ad ogni momento d’incertezza. Il voto più alto Berrettini lo merita per le volèe, incisive e di pregevole fattura, intervenute spesso in momenti delicati del confronto.
L’autorevolezza che Matteo mostra dalle parti della rete è la più significativa garanzia in vista di Wimbledon. Altro osservato speciale per il torneo più prestigioso del mondo sarà il polacco Hurkacz, che ha vinto il torneo di Halle travolgendo il numero uno del mondo, Danil Medvedev. Già semifinalista a Wimbledon lo scorso anno, Hurkacz ha compiuto un piccolo capolavoro in semifinale, battendo Kyrgios dopo una vera e propria maratona, al termine di un match pregevole dal punto di vista tecnico. In programma ieri anche le finali dei tornei di Birmingham e Berlino. Nel primo Haddad Maia ha completato le due settimane più felici della propria esistenza battendo in rapida successione prima la rumena Halep e poi Zhang, costretta al ritiro da un infortunio. Anche nella rassegna tedesca la finale, tra Jabeur e Bencic, è stata decisa da un infortunio della svizzera, che ha lasciato via libera alla giocatrice nordamericana. Da oggi qualificazioni per Wimbledon e torneo di Eastbourne, con il rientro di Jannik Sinner, che ha preso una decisione molto importante, affiancando a Vagnozzi il supercoach Cahill, già tecnico di Hewitt e Agassi. Vedremo quali e quanti miglioramenti al gioco su erba di Jannik riuscirà ad apportare il tecnico australiano, che da giocatore toccò il suo momento migliore raggiungendo il numero 22 del ranking, ma come coach ha una quotazione decisamente più significativa.