Ivan Simeone (CLAAI Assimprese) chiede un sostegno per i giovani imprenditori, oltre ad una corsia privilegiata per le start up anche a livello locale.
“Gli ultimi dati disponibili rilevano un forte calo di nuove imprese -ha affermato il Direttore “CLAAI Assimprese Lazio Sud”- Dati Cerved e di Osserfare concordano con l’evidenziare una tendenza a non fare impresa da parte dei nostri giovani, nonostante vi sia comunque un leggero fermento imprenditoriale. Dinanzi a questo scenario, che mette a rischio anche futuri posti di lavoro, CLAAI Assimprese chiede una maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali e nazionali e maggior sostegno verso le nuove imprenditorialità. Molti sono oggi gli strumenti a disposizione per chi vuole aprire un’attività, ma spesso sono sistemi e procedure di non facile accesso. L’ analisi Cerved ci dice che sono quasi 10 mila le start up che oggi mancano a livello nazionale, con una stima di circa 27 mila potenziali nuovi posti di lavoro in meno ed una perdita stimata di fatturato pari ad euro 2,5 miliardi”.
UN RICHIAMO ALLA POLITICA
Simeone chiede uno scatto d’orgoglio alla classe politica e a quella imprenditoriale. “Politica e sistema economico devono fare sinergia anche a livello territoriale, per dare risposte ai nostri giovani che vogliono aprire un’attività, con adeguate politiche di sostegno e reale cultura d‘impresa -ha affermato Simeone- nella nostra provincia continua la lenta ma inesorabile flessione, dal 2013 ad oggi, di nuove aperture di imprese ed attività. Bisogna accompagnare i giovani che vogliono realizzare i propri sogni imprenditoriali. La politica, anche locale, deve oggi sostenere il “saper fare”, le nuove attività artigiane, le imprese familiari anche con politiche di detassazione, fondi rotativi di facile accesso, finanziamenti con tassi accettabili. Bisogna avviare una nuova stagione di rilancio economico con una azione politica sinergica e realmente sussidiaria”.