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Ama: ecco il nuovo Cda. Daniele Pace verso la presidenza

Marco Battistini
I nomi sono quelli di Daniele Pace, Elisabetta Ferrari, Luana Labonia, Claudia Pezzi e Claudio Voglino. Il primo, salvo sorprese, sarà presidente della municipalizzata, gli altri consiglieri di amministrazione.
Giugno 21, 2022
Angelo Piazza, amministratore uscente Ama

Ecco le cinque figure che comporranno il cda di Ama e prenderanno il posto dell’amministratore unico, Angelo Piazza. Si tratta del presidente e ad di Invitalia partecipazioni, di un’esperta di rifiuti, di un quadro di Sogesid, società del Mef che opera in house providing per il Mite e il Mims, di un avvocato specializzato in contenzioso civile e commerciale e un architetto. I nomi sono quelli di Daniele Pace, Elisabetta Ferrari, Luana Labonia, Claudia Pezzi e Claudio Voglino. Il primo, salvo sorprese, sarà presidente della municipalizzata, gli altri consiglieri di amministrazione. I curricula, insieme a quelli dei soggetti proposti per il collegio sindacale, sono sul tavolo delle commissioni capitoline Bilancio e Ambiente. 

IL PROBABILE PRESIDENTE

Daniele Pace, responsabile Risk and Financial Analysis Invitalia e presidente e ad di Invitalia Partecipazioni, oltre a essere amministratore unico della società Siculiana srl, è stato consigliere presso il dipartimento economico della Presidenza del consiglio (quando il primo ministro era Giuliano Amato), membro della commissione di studio istituita presso i ministeri del Tesoro e del Bilancio per valutare il progetto di riforma del sistema pensionistico italiano predisposto dal Governo Amato e nel periodo 1993-94 è stato consigliere per le politiche previdenziali dell’allora ministro del Bilancio e della Programmazione economica del governo Ciampi, Luigi Spaventa. L’architetto Claudio Voglino si è occupato recentemente di Ama. Nel 2022, si legge nel curriculum, ha ricevuto un incarico per la relazione e la progettazione per la riqualificazione e verifica della staticità dell’impianto di compostaggio di Maccarese, dando “indicazione degli elementi di pericolo e indirizzi di recupero”, oltre alla “definizione della campagna di saggi e prove strutturali, opere provvisionali per l’eliminazione di situazioni di pericolo, progetto di consolidamento propedeutico a nuova certificazione statica”.
Tra il 2019 e il 2020, sempre da Ama, ha ricevuto un incarico a proposito del Polo impiantistico di Rocca Cencia “per la relazione per la riqualificazione e riutilizzo degli immobili a seguito di incendio, verifica della staticità del fabbricato, indicazione degli elementi di pericolo e indirizzi di recupero, definizione della campagna di saggi e prove strutturali, opere provvisionali per la eliminazione di situazioni di pericolo, progetto di consolidamento propedeutico a nuova certificazione statica”. Tornando al 2022, l’architetto si sta occupando della “progettazione fattibilità e preliminare” di 3 impianti di trattamento e recupero di rifiuti, a Castelnuovo di Porto, Tivoli e Vallo di Lauro (Avellino). 

LE TRE DONNE

Passando alle tre donne del cda, Elisabetta Ferrari è stata nel cda di Sogesid (società del Mef che opera in house providing per il Mite e il Mims) dal 2017 al 2020, dal 2014 al 2017 è stata amministratrice di Feel Future, società di consulenza attiva nel settore energia da fonti rinnovabili, ambiente-rifiuti, efficienza energetica. Scorrendo il curriculum emerge la sua conoscenza del “mondo” dei termovalorizzatori e della costituzione di società pubblico-private che li gestiscono. Dal 2014 al 2016 è stata consulente della multiutility Iren Ambiente “per condurre l’analisi di impianti a fonti rinnovabili da acquisire, di nuove tecnologie e opportunità del mercato, della normativa regolatoria, dei rapporti con il Gse per il termovalorizzatore di Parma, del teleriscaldamento di Piacenza” e anche “dell’emergenza rifiuti di Genova nel luglio 2015”. Dal 2007 al 2017 è stata presidente della società Tecnoborgo, costituita da Iren e Veolia, proprietaria e gestore del termovalorizzatore nella Provincia di Piacenza. Se l’esperienza di Ferrari in Sogesid si è esaurita, è invece ancora in corso per Luana Labonia. L’avvocato è un quadro di Sogesid, dove da luglio è componente dell’Organismo interno di Vigilanza, e coordinatrice legale “delle attività di supporto specialistico fornite dalla società al commissario unico per il coordinamento e la realizzazione degli interventi funzionali a garantire l’adeguamento alle sentenze di condanna della Corte di Giustizia Europea dal 2012 al 2014 in materia di collettamento, fognature e depurazione delle acque reflue”. Sempre in Sogesid è coordinatrice del servizio “Contratti e contenzioso”. Dal luglio 2017 al dicembre 2020 è stata nel cda dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.  Infine, l’avvocato Claudia Pezzi. Dal 2006 “fa parte dello studio legale associato Briguglio-Siracusano-Vaccarella, occupandosi principalmente di contenzioso civile e commerciale, con competenza specifica in materia societaria e fallimentare”. Negli ultimi anni “l’attività giudiziale ha riguardato prevalentemente azioni di responsabilità nei confronti di amministratori e sindaci, azioni revocatorie, controversie su cessioni di aziende o trasferimenti di quote societarie, class action, tra l’altro, per aziende partecipate dal Comune di Roma”.

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