Ecco le cinque figure che comporranno il cda di Ama e prenderanno il posto dell’amministratore unico, Angelo Piazza. Si tratta del presidente e ad di Invitalia partecipazioni, di un’esperta di rifiuti, di un quadro di Sogesid, società del Mef che opera in house providing per il Mite e il Mims, di un avvocato specializzato in contenzioso civile e commerciale e un architetto. I nomi sono quelli di Daniele Pace, Elisabetta Ferrari, Luana Labonia, Claudia Pezzi e Claudio Voglino. Il primo, salvo sorprese, sarà presidente della municipalizzata, gli altri consiglieri di amministrazione. I curricula, insieme a quelli dei soggetti proposti per il collegio sindacale, sono sul tavolo delle commissioni capitoline Bilancio e Ambiente.
IL PROBABILE PRESIDENTE
Daniele Pace, responsabile Risk and Financial Analysis Invitalia e presidente e ad di Invitalia Partecipazioni, oltre a essere amministratore unico della società Siculiana srl, è stato consigliere presso il dipartimento economico della Presidenza del consiglio (quando il primo ministro era Giuliano Amato), membro della commissione di studio istituita presso i ministeri del Tesoro e del Bilancio per valutare il progetto di riforma del sistema pensionistico italiano predisposto dal Governo Amato e nel periodo 1993-94 è stato consigliere per le politiche previdenziali dell’allora ministro del Bilancio e della Programmazione economica del governo Ciampi, Luigi Spaventa. L’architetto Claudio Voglino si è occupato recentemente di Ama. Nel 2022, si legge nel curriculum, ha ricevuto un incarico per la relazione e la progettazione per la riqualificazione e verifica della staticità dell’impianto di compostaggio di Maccarese, dando “indicazione degli elementi di pericolo e indirizzi di recupero”, oltre alla “definizione della campagna di saggi e prove strutturali, opere provvisionali per l’eliminazione di situazioni di pericolo, progetto di consolidamento propedeutico a nuova certificazione statica”.
Tra il 2019 e il 2020, sempre da Ama, ha ricevuto un incarico a proposito del Polo impiantistico di Rocca Cencia “per la relazione per la riqualificazione e riutilizzo degli immobili a seguito di incendio, verifica della staticità del fabbricato, indicazione degli elementi di pericolo e indirizzi di recupero, definizione della campagna di saggi e prove strutturali, opere provvisionali per la eliminazione di situazioni di pericolo, progetto di consolidamento propedeutico a nuova certificazione statica”. Tornando al 2022, l’architetto si sta occupando della “progettazione fattibilità e preliminare” di 3 impianti di trattamento e recupero di rifiuti, a Castelnuovo di Porto, Tivoli e Vallo di Lauro (Avellino).
LE TRE DONNE
Passando alle tre donne del cda, Elisabetta Ferrari è stata nel cda di Sogesid (società del Mef che opera in house providing per il Mite e il Mims) dal 2017 al 2020, dal 2014 al 2017 è stata amministratrice di Feel Future, società di consulenza attiva nel settore energia da fonti rinnovabili, ambiente-rifiuti, efficienza energetica. Scorrendo il curriculum emerge la sua conoscenza del “mondo” dei termovalorizzatori e della costituzione di società pubblico-private che li gestiscono. Dal 2014 al 2016 è stata consulente della multiutility Iren Ambiente “per condurre l’analisi di impianti a fonti rinnovabili da acquisire, di nuove tecnologie e opportunità del mercato, della normativa regolatoria, dei rapporti con il Gse per il termovalorizzatore di Parma, del teleriscaldamento di Piacenza” e anche “dell’emergenza rifiuti di Genova nel luglio 2015”. Dal 2007 al 2017 è stata presidente della società Tecnoborgo, costituita da Iren e Veolia, proprietaria e gestore del termovalorizzatore nella Provincia di Piacenza. Se l’esperienza di Ferrari in Sogesid si è esaurita, è invece ancora in corso per Luana Labonia. L’avvocato è un quadro di Sogesid, dove da luglio è componente dell’Organismo interno di Vigilanza, e coordinatrice legale “delle attività di supporto specialistico fornite dalla società al commissario unico per il coordinamento e la realizzazione degli interventi funzionali a garantire l’adeguamento alle sentenze di condanna della Corte di Giustizia Europea dal 2012 al 2014 in materia di collettamento, fognature e depurazione delle acque reflue”. Sempre in Sogesid è coordinatrice del servizio “Contratti e contenzioso”. Dal luglio 2017 al dicembre 2020 è stata nel cda dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Infine, l’avvocato Claudia Pezzi. Dal 2006 “fa parte dello studio legale associato Briguglio-Siracusano-Vaccarella, occupandosi principalmente di contenzioso civile e commerciale, con competenza specifica in materia societaria e fallimentare”. Negli ultimi anni “l’attività giudiziale ha riguardato prevalentemente azioni di responsabilità nei confronti di amministratori e sindaci, azioni revocatorie, controversie su cessioni di aziende o trasferimenti di quote societarie, class action, tra l’altro, per aziende partecipate dal Comune di Roma”.