Chi arriverà a Roma avrà a disposizione entro il 2024 un assistente personale virtuale: “una sorta di ‘Chat Gpt’ della Capitale, che sarà dedicato all’informazione turistica”. È uno dei primi risultati concreti della nuova Destination manager organization: una fondazione pubblico-privata tra Roma Capitale, Aeroporti di Roma e Camera di Commercio della Capitale, presentata questa mattina in Campidoglio dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Con il sindaco, l’assessore capitolino al Turismo e grandi eventi a Alessandro Onorato, il presidente della commissione capitolina Turismo, il consigliere dem Mariano Angelucci, Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma e Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio della Capitale. La Destination manager organisation “che ci ha impegnato fin dal nostro insediamento – ha spiegato Gualtieri – è una partnership pubblico-privata aperta e di nuova concezione, contenuta in una delibera che l’Assemblea capitolina approverà a breve. Un ecosistema del mondo del turismo e non solo, che ha come obiettivi il miglioramento dell’attrazione turistica, la messa a sistema di tutte le risorse disponibili al fine di migliorare l’esperienza di soggiorno nella Capitale”.
LA DMO ROMANA
La Dmo romana, ha spiegato Gualtieri “punta molto agli strumenti avanzati, a partire dall’assistente virtuale personalizzato: una specie di Chat Gpt di Roma, uno strumento del futuro che abbia capacità di comprensione della domanda e di correlazione tra l’elemento come il luogo che si intende visitare, l’offerta e gli orari dei servizi, tutto ciò che aiuta la visita, in collegamento diretto con tutti i fornitori di beni e servizi. La Dmo “sarà promossa da Roma Capitale con la partecipazione di Aeroporti di Roma e Camera di Commercio di Roma, che ringraziamo per aver accettato l’invito, ma sarà aperta ad altri soggetti che si vorranno aggiungere, come la Città metropolitana che è già al lavoro per l’adesione”, ha sottolineato il sindaco -.
Una struttura leggera che realizzerà iniziative di promozione ed eventi con i partner, dotata di una governance semplice e snella e di un meccanismo di membership cui potranno aderire i singoli player del settore”. I rapporti tra Roma Capitale e la Fondazione saranno regolati da un’apposita Convenzione che disciplinerà anche la destinazione delle risorse relative alla gestione, con un primo stanziamento di 150mila euro ciascuno di quote per i tre soci fondatori, alle quali si affiancheranno finanziamenti specifici su progetti di promozione turistica, alcuni derivanti dai programmi dell’Unesco e del Pnrr, altri da attività di merchandising e di valorizzazione del logo turistico della città e da diverse contribuzioni. La governance è data dal presidente che per statuto è il sindaco della città; dalla maggioranza del Comune di Roma Capitale con tre membri e un rappresentante ciascuno per Aeroporti di Roma e Camera di Commercio. Ci saranno iniziative di merchandising e partnership “con i brand più importanti di Roma, dalla moda allo sport passando per cibo e musica – ha sottolineato Gualtieri – e collaborazione con le università per programmi e progetti di promozione che coinvolgano anche gli studenti. Lavoriamo su un benchmarking con le agenzie di attrazione esistenti più importanti del mondo, ci siamo ispirati alla London & Partners anche se il nostro sarà un modello originale”. “Tra domani e martedì prossimo la delibera sarà approvata dalla Assemblea capitolina”, ha annunciato il presidente Angelucci.
RECORD DI PRESENZE TURISTICHE
Nel 2023, ha rivendicato l’assessore Onorato: “stabiliremo il record di presenze turistiche perché tutto il mercato del Nord America è andato a coprire le rotte asiatiche perse, e oggi che le rotte tornano questa invasione resta. Ma c’è anche una strategia che come amministrazione abbiamo voluto portare avanti: quella di far diventare Roma la Capitale dei grandi eventi. Venderemo un milione e mezzo di biglietti per la stagione concertistica solo entro il mese di luglio. Oggi grazie alla Dmo mettiamo ordine al turismo, provando a far vivere con puntualità e al meglio questa esperienza a chi arriva, lavorando sul `brand Roma’ che ancora non ci supporta”.
Lavorare sulle attuali debolezze della Capitale, a partire dalla sua capacità di attrazione, ha sottolineato Troncone “è uno degli obiettivi di AdR in questi partenariato. La nostra presenza è abbastanza frammentata, e anche se gli arrivi dal Nord America sono aumentate i brand sono presenti a macchia di leopardo e su l’alta gamma viviamo una sproporzione. Pensiamo alla Francia che ha tre volte i ristoranti stellati dell’Italia. Il segmento Mice (meetings, incentive, congress, events) è fondamentale – ha aggiunto Troncone -, c’è terreno da recuperare per il settore convegnistico che può essere potenziato, con l’opportunità di deconcentrare l’offerta turistica. Infine immaginiamo di avere grandi operatori, che oggi in Italia non ci sono: egemoni sono le grandi piattaforme dalle quali ci dovremmo svincolare. Il `brand Roma’ – ha sostenuto Troncone – deve essere svincolato dalle piattaforme che oggi governano i flussi nella Capitale: vogliamo avere un assetto che ci permetta di allungare le presenze a Roma, di garantire una ripetitività legata a una positiva esperienza, con un uso intensivo della tecnologia”.
Il turista “viene a cercare a Roma il nostro stile, la nostra cucina, cerca il made in Italy – ha aggiunto Tagliavanti -. Roma è stata la prima città al mondo ripartita a livello turistico dopo la pandemia. La Dmo è fondamentale perché è l’offerta che crea la domanda: Roma deve decidere che tipo di flussi turistici attrarre, vogliamo attrarre il turismo di alta gamma ma non vogliamo perdere quello popolare. Un altro tema da affrontare è il turismo tutto l’anno, i flussi dei congressi e altri. Con la Dmo possiamo parlare con il turista, prima e dopo il suo arrivo a Roma grazie alle nuove tecnologie, e questo genera una grande opportunità”, ha concluso.