Il divieto di appendere la merce ai gazebo ovunque in tutto il centro storico e quando la bancarella è posizionata di fronte ad altri esercizi commerciali nel resto della città. Queste alcune delle principali novità del regolamento che disciplina il commercio su area pubblica a Roma. C’è stato l’ok con voto unanime dall’Aula Giulio Cesare. Coinvolte nel provvedimento 13.000 licenze che vanno dai mercati rionali a quelli su strada, dalle edicole ai fiorai, dalle bancarelle alle fiere temporanee.
“Roma ha bisogno di una visione che riconosca un ruolo al servizio che viene giornalmente fornito dagli operatori, sia ai cittadini sia a i turisti: dalle edicole ai mercati, dagli ambulanti ai fiorai, un tessuto economico importante per la città e che occupa migliaia di persone quotidianamente”, ha detto l’assessora al Commercio di Roma Monica Lucarelli. “Abbiamo bisogno di dare maggior decoro alle nostre strade, di creare un banco-tipo e c’è bisogno di politiche di sviluppo economico per i mercati continuando a dare servizi che siano sempre migliori e innovativi. È un lavoro enorme che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi”, ha aggiunto.
Dunque migliaia di autorizzazioni nella città, numeri molto importanti. Le responsabilità non sono equamente ripartite perché ci sono due Municipi che da soli hanno almeno il 50 per cento delle attività del commercio su area pubblica, e gli altri tredici che si dividono il restante 50 per cento. Questo fa capire che un’amministrazione seria deve farsi carico di fornire ai Municipi personale e competenze adeguate.
TESTO UNICO DEL COMMERCIO
Il provvedimento recepisce il Testo unico del commercio (Tuc) della Regione Lazio del 2019. Tra le novità principali il divieto di appendere merce ai gazebo ovunque in tutto il centro storico e quando la bancarella è posizionata di fronte ad altri esercizi commerciali nel resto della città. Inoltre viene inserito un sistema informatico, che permetterà agli operatori delle bancarelle a rotazione di effettuare i cambi turno senza passare obbligatoriamente per le associazioni di categoria.
A Roma il 95 per cento delle imprese amministrativamente è gestito dai Municipi e pertanto sarà necessario riorganizzare il personale, in futuro, per rafforzare i Municipi che hanno più licenze da gestire. È uno dei passi successivi all’approvazione del regolamento illustrato dal presidente della commissione Commercio di Roma, Andrea Alemanni del Pd: “In questi anni si è dibattuto sul tema considerando spesso alcune categorie e dimenticandone altre, il commercio su area pubblica va dal mercato all’edicola al posteggio a rotazione e a una fiera temporaneamente autorizzata”.