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A Rio Fognini spaventa Alcaraz, ma lo spagnolo vince 6-4 al terzo

Roberto Mercaldo
Sinner, febbricitante, rinuncia a scendere in campo a Marsiglia
Febbraio 24, 2023
Fabio Fognini (Schermata: Atp tennis TV)

Ci è andato vicino, ma alla fine non è riuscito a ribaltare il pronostico. Negli ottavi del 500 di Rio de Janeiro, Fabio Fognini ha costretto a quasi 3 ore di lotta il numero 2 del mondo, Carlos Alcaraz.
Lo spagnolo ha vinto, 6-4 al terzo, dopo un primo set che aveva premiato l’italiano e una seconda partita in cui Fabio aveva pagato dazio alla fatica.
Tanti servizi persi, tantissimi colpi spettacolari di entrambi i protagonisti, a deliziare il pubblico brasiliano e a tenere in bilico il risultato. La fisicità ha fatto la differenza, sebbene Fognini abbia esibito una buona versione di sé anche dal punto di vista atletico.
Eccellente la sua reazione allo 0/3 del set d’avvio e lodevole anche il tentativo di ricucire lo strappo nella terza e decisiva partita. Stavolta non c’è stata una resa incondizionata, e il ligure ha provato, con i suoi colpi vari e fantasiosi, a raddrizzare la barra fino alla fine.
Restano, inevitabili, le riflessioni sul perché un giocatore di cotal fatta abbia vinto solo un mille in carriera e non abbia mai raggiunto i quarti di finale in tre Major su quattro (unica eccezione Parigi, con un quarto di finale).
Ognuno può fornire la propria rispettabile spiegazione, ma certamente un dato tecnico esiste. Con un servizio migliore, nessuna stramberia e nessun comportamento anomalo avrebbero potuto impedire a Fabio di fare molto di più.
Nel terzo millennio il servizio non è uno dei colpi, ma è il colpo più importante. La grandezza di Djokovic e Nadal, che certamente non sono dei big server ma nemmeno degli sprovveduti del fondamentale, non può nascondere o attenuare questa evidenza.

E DOPO FOGNINI, FORFAIT IMPREVISTO PER JANNIK SINNER

Intanto a Marsiglia l’attesa per l’esordio di Sinner è andata delusa, perché l’altoatesino a mezz’ora dall’inizio del match ha comunicato agli organizzatori il proprio forfait. Motivazione? Una lieve febbre e uno stato di spossatezza sopravvenuti alla finale di Rotterdam.
Niente rivincita col francesino Fils, allora, e per il 18enne d’oltralpe ingresso nei quarti senza colpo ferire. Peccato, perché un solo successo avrebbe proiettato Sinner al terzo posto della Race, in rampa di lancio per le Finals di Torino.
Intanto si fanno largo nei Challenger Giulio Zeppieri e Luca Nardi, approdati ai quarti di Rovereto e Bangalore.
Il pontino, dopo aver ceduto il primo set, ha travolto con un 6/1 6/2 il britannico Broom. Ora se la vedrà con Escoffier, numero 7 del seeding di cui Giulio è terza testa di serie.
Il pesarese Nardi ha invece superato con gran fatica Jung, in un match chiuso sul 6/2 al terzo, ed ora avrà un compito davvero arduo contro l’australiano Purcell.

NELLA NOTTE ITALIANA IN CAMPO GIORGI E COCCIARETTO

Compito sicuramente arduo anche per le nostre due ragazze che hanno raggiunto i quarti del 250 di Merida, in Messico.
Camila Giorgi sfiderà la ex numero 2 del mondo Sloane Stephens. Per Elisabetta Cocciarettto ci sarà invece il confronto con Katerina Siniakova, altra giocatrice di grandi potenzialità.
Intanto nel 1000 di Dubai hanno superato il turno senza sforzo Iga Swiatek e Jessica Pegula, che hanno beneficiato rispettivamente dei ritiri di Pliskova e Muchova. Avanza con sicurezza anche Cori Gauff, vittoriosa in due set su Madison Keys, mentre esce di scena a sorpresa Aryna Sabakenka, che dopo aver dominato il primo entra a fine secondo set in un cono d’ombra nel quale s’infila con successo Krejchikova. Semifinali Swiatek-Gauff e Pegula-Krejchikova.

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