I “golden boy” del nostro tennis non hanno deluso al primo appuntamento con l’erba di Wimbledon 2023.
La sorte non gli aveva assegnato avversari particolarmente temibili, ma l’esordio sul green londinese nasconde insidie che esulano dal valore del rivale di turno. Per Musetti e Sinner sono arrivati due 3/0 squillanti.
Ha iniziato il toscano, che contro Varillas doveva anche prendersi una rivincita per il doppio 6/4 subito a Buenos Aires a inizio stagione. Il peruviano, alla sua terza partita sull’erba in carriera, ha palesato tutti i disagi del caso, ingigantendo la prova comunque eccellente di Lorenzo.
Solo nella terza frazione, dopo il 6/3 6/1 delle prime due, Varillas ha trovato il modo di allungare gli scambi e di disinnescare in qualche modo il letale rovescio lungolinea di Musetti. Il toscano ha perso un pizzico di concentrazione ma l’ha puntualmente ritrovata quando si è trovato a fronteggiare palle break ed ha chiuso il match senza pericolose fatiche supplementari. Al secondo turno avrà Munar, sua bestia nera sulla terra battuta, vincitore un po’ a sorpresa di un Isner che sembra aver perso parte della sua devastante potenza.
Tutto facile anche per Jannik Sinner, che ha avuto subito l’onore del campo centrale. Il suo incontro è stato il terzo, dopo Djokovic-Cachin e Svitolina-Venus Williams.
Contro il meno quotato dei fratelli Cerundolo, Sinner ha chiuso con un 6/2 periodico, evidenziando un bel servizio e andando frequentemente a prendersi il punto a rete.
Al secondo turno avrà Schwartzman, che ha confermato i recenti progressi sbarazzandosi in tre soli set di Kecmanovic.
NIENTE DA FARE PER MARTINA TREVISAN
Si è un po’ illusa a inizio match, quando ha tenuto il campo con una certa autorevolezza. Poi però Martina Trevisan ha dovuto fare i conti con un numero davvero esagerato di gratuiti. Dall’altra parte della rete Sara Sorribes Tormo ha fatto quel che meglio le riesce, rimandando la palla senza particolari concessioni alla fantasia, ma con una regolarità disarmante. Un po’ troppo severo il verdetto numerico, severo ma giusto nella sostanza.
Per la tennista toscana un’annata davvero avara di soddisfazioni, dopo la stagione sul rosso che doveva esserle amica e le ha invece mostrato un volto alieno.
L’interruzione degli incontri protrattasi per oltre un’ora ha fatto slittare il programma di alcuni match e così le partite Osorio-Cocciaretto e Stefanini-Kontaveit sono state rinviate ad oggi.
Sempre nel tabellone femminile in campo Paolini contro Kvitova, per una sfida ai limiti dell’impossibile, contro la ceca due volte vincitrice del torneo inglese (2011 e 2014).
Qualche possibilità in più, senza dubbio, ce l’ha Sara Errani, che il sorteggio ha messo di fronte alla non irresistibile statunitense Madison Brengle.
Parte invece favorita Camila Giorgi, che però avrà nella Gracheva un ostacolo tutt’altro che irrilevante. Il buon feeling con l’erba, evidenziato nei tornei che hanno preceduto Wimbledon, rappresenta comunque un credito che Camila dovrà essere brava a gestire.
TRA GLI UOMINI SPICCA IL DERBY SONEGO-BERRETTINI
Tra gli uomini cerva il suo primo successo nel tabellone principale di Wimbledon il giovane Arnaldi, che sfida Carballes Baena, tennista di discreto valore ma ben distante dall’identikit di un “erbivoro”.
Cerca gloria anche Cecchinato, che però dovrà indossare l’elmetto per fronteggiare le bordate del gigantesco cileno Jarry.
Dulcis in fundo Sonego-Berrettini. La speranza è che Matteo mostri di sé un’immagine più evoluta e convincente rispetto a quella un po’ malinconica di Stoccarda, che lo costrinse a uscire dal campo in lacrime. La certezza è che il torinese partirà con i favori del pronostico, e fa strano pensarlo, visto che il romano è uno dei più grandi specialisti dell’erba degli ultimi dieci anni.
Se ci sarà partita, sarà comunque una vittoria per il nostro tennis, perché dignificherà che Matteo e sulla strada del recupero.
