È un’edizione di Wimbledon amara per tante favorite. Dopo la sorprendente eliminazione della numero uno del mondo, Iga Swiatek, è uscita di scena anche la detentrice del titolo, Elena Rybakina.
Ad operare il “golpe” la tunisina Jabeur. Fantasia al potere dopo un primo tentativo vano nel set inaugurale, quando la kazaka si è aggrappata al servizio per prevalere nel tiebreak. Equilibrio fino a 4 al secondo, poi Ons ha innestato le marce alte, Elena è scesa con la percentuale di prime ed ha aumenta i gratuiti e il match non c’è stato più.
Ha invece rispettato il pronostico, non senza fatica ma comunque in due set, Aryna Sabakenka, che a questo punto diventa la grande favorita del major inglese. La bielorussa ha trovato nella Keys un’avversaria degna e determinata, ma è stata brava a trovare le soluzioni tattiche giuste bei momenti più difficili.
Oggi semifinali femminili tra Svitolina e Vondrusova e Sabalenka-Jabeur.
CHE FATICA PER MEDVEDEV CONTRO EUBANKS
Ha rischiato di allungare la lista delle tante sorprese in salsa verde inglese Daniil Medvedev, a un passo dal ko contro il filiforme ma terribile Eubanks. Lo statunitense, scopertosi erbivoro strada facendo, dopo un’iniziale idiosincrasia alla superficie, ha giocato alla grande secondo e terzo set, costringendo il russo a ingoiare due bocconi amari. Dal quarto set però il moscovita ha ripristinato le gerarchie, in modo persino brutale, prendendosi l’attesa semifinale con Alcaraz.
Il murciano per suo conto ha chiuso in tre la contesa proiettata nel futuro contro Rune, l’altro baby terribile del circuito ATP.
Il danese ha tenuto botta, facendo persino un po’ meglio dello spagnolo, a inizio match, ma perso con un pizzico di sfortuna il primo set non è riuscito a risalire.
Dinanzi a un Alcaraz implacabile le certezze di Rune si sono sciolte in un ribollire di desideri inespressi e di errori fatali.
Domani sarà il grande giorno delle semifinali maschili, col nostro Jannik Sinner che sfida il mito Djokovic e insegue la storia.