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Voto-bis a Latina, De Amicis (Pd): “Uno scontro tra tribù”

Marco Battistini
“Si è andati oltre una oggettiva disamina della sentenza, che presupponeva una riflessione, una attenzione cauta ed equilibrata da parte dei Partiti e della politica in generale”.
Luglio 14, 2022
Enzo De Amicis, capogruppo dem Latina

Sono davvero dure le parole pronunciate dal capogruppo del Pd (decaduto) in Consiglio comunale. Enzo De Amicis ha aspettato qualche giorno per fornire la sua versione dei fatti e per fare un’analisi politica della situazione. “Premesso che la giustizia Amministrativa deve essere rispettata nei suoi giudizi a garanzia di qualunque atto, è pur vero che proprio in virtù di ciò il sindaco di Latina bene ha fatto a proporre ricorso al Consiglio di Stato avverso una decisione del Tar che sicuramente farà giurisprudenza -ha affermato l’esponente del Pd più votato alle scorse elezioni- sono state dette tante cose, forse troppe, in pochissime ore rispetto ad una decisione del Tar, che ha scatenato non solo nella nostra Città un clima pesante. Si è andati cioè oltre una oggettiva disamina della sentenza, che presupponeva una riflessione, una attenzione cauta ed equilibrata da parte dei Partiti e della politica in generale”.
De Amicis ha descritto lo scenario di oggi come “uno scontro tra tribù, diffuse dentro e fuori i partiti senza alcun rispetto delle persone coinvolte. Una situazione paradossale alla quale non voglio partecipare invitando anche il Pd, che ho rappresentato in Consiglio Comunale come capogruppo, ad evitare. Tutti hanno qualcosa da dire, e questo diritto è inconfutabile, ma non è consentito il non rispetto dell’altro”.

DE AMICIS ESCLUDE BROGLI

Il capogruppo uscente dei dem è stato perentorio. “C’è oggi il problema di individuare il vizio e gli errori procedurali elettorali che hanno portato a questa sentenza del Tar ed insieme una qualche forma di responsabilità che credo sia legata ai meccanismi di distribuzione delle schede elettorali e di verbalizzazione, e non a forme di responsabilità diverse -ha proseguito De Amicis– ed il Consiglio di Stato sarà l’altro organismo amministrativo garante di questo scenario originale che si è creato. Probabilmente si rivoterà a Latina in 22 sezioni elettorali in uno scenario politico complessivamente cambiato, sia per la formazione di coalizioni diverse rispetto a quelle che si formarono ad ottobre, sia per movimenti all’interno dei singoli Partiti e anche all’interno delle stesse coalizioni. Uno scenario politico complicato su cui i cittadini-elettori di quelle sezioni dovranno riflettere e valutare. Sperando che per tutto questo non si arrivi di nuovo ad una paralisi Commissariale che ha caratterizzato in questi ultimi anni la vita politica e amministrativa della città”.

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